Il rapper afroamericano Asap Rocky è stato condannato in Svezia per aggressione con la condizionale e non dovrà quindi scontare la sua pena in carcere. Si è così conclusa oggi a Stoccolma una vicenda che aveva creato tensioni fra Washington e Stoccolma, dopo gli interventi su Twitter del presidente americano Donald Trump in favore del rapper. Asap è del resto già tornato negli Stati Uniti dopo essere stato scarcerato il 2 agosto.
L’artista, il cui vero nome è Rakim Myers, era stato arrestato il 5 luglio assieme a due uomini del suo entourage per una rissa nella capitale svedese il 30 giugno. I tre hanno detto di aver agito per legittima difesa, ma la Corte distrettuale di Stoccolma li ha riconosciuti colpevoli di aggressione di un rifugiato afghano. Trump è intervenuto più volte su Twitter a favore di Asap Rocky, invitando Stoccolma ad occuparsi dei “suoi reali problemi col crimine” e liberare subito il rapper, in quello che apparso un riferimento ai migranti. “In Svezia tutti sono uguagli di fronte alla legge ed il governo non può interferire in una questione giudiziaria in corso”, gli aveva risposto piccato il premier svedese Stefan Lovfen. Trump aveva anche inviato a Stoccolma il suo inviato per gli affari degli ostaggi, Robert O’Brien, perché seguisse il processo.