“Siamo tornati”. Così sulla loro pagina Facebook i gestori del Cayo Blanco di Sottomarina, in provincia di Chioggia, annunciano la riapertura del locale dello stabilimento balneare che lo scorso 8 agosto era stato chiuso per “escalation di razzismo e violenza”. Il Tar ha autorizzato la revoca anticipata della sospensione, accogliendo le ragioni del gestore, Fabio Damian, che tramite i suoi legali ha fatto presente che il danno economico sarebbe stato “grave ed irripetibile”, come riporta il Corriere del Veneto.
Dopo l’episodio di violenza, risalente al 3 agosto, la procura di Vicenza aveva sospeso la licenza del per un periodo di 15 giorni. Un uomo di 43 anni era stato spintonato fuori dal locale ed era stato “violentemente colpito dai buttafuori con calci e pugni che gli hanno causato la frattura del perone e della mascella” perché aveva reagito. Pochi giorni prima si erano verificati anche episodi di discriminazione razziale: il personale aveva impedito l’ingresso a un 20enne italiano di origine etiope al quale era stato spiegato che “non potevano entrare le persone con la pelle scura” perché all’interno erano avvenuti dei furti di cui erano sospettate “persone di colore”. Il ragazzo si era dunque presentato in questura per denunciare la cosa e aveva così scoperto che non era stato segnalato nessun furto.
Il gestore del Cayo Blanco si era subito scusato con il 20enne, annunciando di aver cambiato referente per i servizi di gestione dell’ingresso. Damian aveva poi presentato un ricorso contro la chiusura cautelativa, che inizialmente era stato respinto dal Tar. I legali del locale hanno quindi presentato un altro ricorso d’urgenza, sostenendo che la chiusura nella settimana di Ferragosto avrebbe causato un danno economico troppo grave e questa volta hanno ottenuto il parere favorevole dei giudici. “Gli eventi già organizzati ci sarebbero costati 60mila euro, senza contare i fornitori che sono altri 280mila euro e i dipendenti che ho continuato a pagare nonostante non fossimo aperti”, ha spiegato al Corriere Fabio Damian.