Analisi della crisi di governo, ai microfoni di Radio Radicale, per voce del deputato di Forza Italia, Renato Brunetta, che rivolge, nel finale, un monito e al contempo un appello al leader della Lega, Matteo Salvini.
Il responsabile economico del partito di Berlusconi commenta la convulsa giornata di ieri: “Quando la situazione si fa calda, bisogna mantenere la testa fredda. E non mi pare che i principali protagonisti della crisi di governo abbiano tenuto la testa fredda, a parte il presidente Mattarella. E’ finito forse un governo mostruoso, quello Lega-M5s, e forse ne sta per nascere un nuovo altrettanto mostruoso, quello Pd-M5s-LeU. Siccome leggo commenti che attaccano questa seconda possibilità, con epiteti degradanti come inciucio, imbrogli o altro, occorre dire che era altrettanto un imbroglio o inciucio il governo Lega-M5s. Quindi, per favore, bando all’ipocrisia“.
E puntualizza: “Come eravamo all’opposizione del governo mostruoso precedente, lo saremo anche con questo esecutivo mostruoso. Quello che mi dispiace è il degrado delle regole istituzionali. Col taglio del numero dei parlamentari, peraltro realizzato in maniera sbagliata, forsennata, non equilibrata, stiamo cambiando la Costituzione. E usano questi mutamenti costituzionali per fare sgambetti o per riaprire giochi chiusi? Sinceramente tutto questo lascia allibiti“.
Brunetta aggiunge: “Tutto questo avviene in un momento in cui la Germania e l’Inghilterra sono in recessione. Cioè quel che resta della Ue, l’Eurozona, la Germania piomberanno forse in una crescita zero e noi, dentro questa recessione, siamo più in recessione di tutti gli altri. Quindi, aprire una crisi al buio con il Paese in recessione e con problemi di debito enormi e di deficit altrettanto enormi è da irresponsabili. Se poi il risultato di questa crisi, è un governo della sinistra del Pd, della sinistra del M5s e della sinistra-sinistra di LeU, peggio mi sento. Quindi, attrezziamoci per combattere questo eventuale governo di sinistra-sinistra-sinistra“.
E precisa: “Sin dal 4 marzo 2018 siamo rimasti per il centrodestra unito di governo. Lo ha detto Berlusconi, l’ho detto io, lo abbiamo detto tutti di Forza Italia. E’ stato Salvini a rompere il centrodestra unito di governo, preferendo la fuga d’amore col M5s. E noi, nonostante questo, siamo rimasti sempre dalla stessa parte: nei Comuni, nelle Regioni, dappertutto. Speriamo che Salvini, dopo questa scottatura col M5s, si ricreda e costruisca assieme a noi questo centrodestra unito. Ieri poteva essere un’occasione, ma c’era da capire Salvini: era in altre faccende affaccendato. Non c’è stato quindi – continua – l’incontro con Berlusconi per avviare una nuova fase, ma, ciò non di meno, Berlusconi vuole a piede fermo un centrodestra unito di governo. Se si andasse a votare uniti domani, avremmo più del 50% dei voti e forse il 60% dei seggi. Questa è l’unica prospettiva in Italia e in Europa”.
Ma avverte Salvini: “Attenzione: il centrodestra unito di governo deve essere plurale, liberale, riformatore, favorevole all’Europa e all’Euro. Quindi, sì all’Europa, ma non all’Europa di Bagnai e di Borghi, né all’Europa del ‘me ne frego dello spread’. C’è da costruire questo centrodestra unito di governo, che deve essere plurale e non sovranista ed estremista. Altrimenti, no, grazie, non ci interessa. In quel caso, lasceremo l’egemonia di questo centrodestra al solo Salvini. Ricordo che fino a pochi anni fa la Lega era al 3% e noi eravamo al 38% – conclude – Adesso i numeri sono quasi invertiti, ma, se è vero che Giorgetti regalò a Salvini una foto di Renzi da mettere sul comodino, allora quasi quasi mi sento di dover dare ragione a Giorgetti. Le cose cambiano. L’elettorato è molto fluido e, tra l’altro, punisce violentemente chi sbaglia. Ad esempio, sulle tasse, è inutile inventarsi sogni, bubbole e cose farlocche. Gli spazi di bilancio sono strettissimi, quindi o si fa quota 100 e reddito di cittadinanza o si fa la flat tax. Non si scappa, non è possibile. E’ solo propaganda da Papeete Beach“.