“Renzi ha definito Salvini “Capitan Fracassa”? Lui invece si conferma nuovamente di essere ‘il Bomba’, come lo chiamavano al liceo. Quel soprannome è perfetto”. Così, ai microfoni di Radio Cusano Campus, il capogruppo della Lega alla Camera dei Deputati, Riccardo Molinari.
E aggiunge: “Questo qua è uno che ha sputato sul governo fino all’altro ieri, accusandolo delle peggiori nefandezze. Ha fatto saltare un anno fa l’accordo tra Pd e M5s, dicendo: ‘Mai con questi qui, con gli sfascisti, quelli della decrescita felice, mai con Toninelli, mai con Gigino il bibitaro’. E ieri il suo partito ha creato una nuova maggioranza coi 5 Stelle per evitare di calendarizzare la mozione di sfiducia a Conte. Quindi, Conte non subirà al Senato la sfiducia grazie ai voti di Renzi. In realtà, chi è in allarme o confonde i propri elettori è proprio Renzi – continua – perché deve spiegare cosa è successo in queste settimane per cui ora è disposto a fare il governo coi Cinque Stelle. E’ molto semplice cosa è successo: Renzi ha paura di andare a casa. La sua corrente ha il congresso e quindi, se si va a votare, Zingaretti taglierebbe non dico Renzi ma, facendo le liste, molti dei suoi. E’ il proseguo del congresso eterno del Pd giocato sulla pelle della gente”.
Poi spiega: “Nessuno della Lega è contento di questa crisi, ma la misura era colma. Indipendentemente da quello che capiterà, noi non vogliamo essere più corresponsabili di scelte folli per il Paese che sta mandando avanti il M5s. Molti di noi volevano staccare la spina al governo già mesi fa? Veramente tanti di noi neppure avrebbero fatto questo accordo di governo col M5s. E‘ il signor Di Maio ad averci sfidato ieri, dicendo che, se volevamo andare subito al voto, dovevamo votare prima il taglio del numero dei parlamentari – prosegue – E noi abbiamo raccolto la sfida. Ma sappiamo perfettamente che, se dovessimo votare il taglio dei parlamentar e ci fossero immediatamente le elezioni, si andrebbe a votare con la vecchia legge. L’unico modo per votare col taglio dei parlamentari già fatto sarebbe attendere un anno e questo non è quello che vogliamo noi. Di Maio ha fatto la mossa della disperazione. Noi vogliamo sfiduciare il governo Conte perché ha esaurito la sua spinta”.
Molinari ribadisce: “I 5 stelle hanno messo in campo troppi no e troppi veti che dopo le elezioni Europee non possiamo più accettare. Il taglio dei parlamentari è una loro battaglia, noi abbiamo votato già tre passaggi parlamentari e non ci tiriamo indietro per il quarto. Ma questa non può essere una scusa per tenere in piedi una legislatura ancora un anno o due. Pd e M5s? E’ alla luce del sole il fatto che stiano lavorando a un nuovo governo. Sono prove legate soltanto dal principio di salvare una poltrona e fare fronte contro la Lega. Facciano pure: una maggioranza di questo tipo sarebbe lecito dal punto di vista istituzionale, perché i numeri parlamentari sarebbero quelli, ma grosse difficoltà a spiegarlo al popolo”.
Il politico del Carroccio torna ad attaccare il M5s: “In questi 14 mesi il dato delle Europee ha dimostrato come si siano completamente invertiti i rapporti di forza tra i contraenti del contratto di questo governo. I Cinque Stelle avrebbero dovuto ammorbidire determinate posizioni, perché, con la Lega al 34% alle Europee, non potevano più far finta che non fosse cambiato nulla. Quando i 5 Stelle erano il doppio di noi, abbiamo accettato cose indigeribili, come l’ecotassa, molte parti dello spazza-corrotti di Bonafede che ha profili di incostituzionalità palesi, il blocco delle trivelle, il rallentamento sulle autonomie, l’analisi costi-benefici della Tav, lo stesso reddito di cittadinanza“.
E conclude: “Ne abbiamo dovuto votare di cose che non condividevamo affatto, perché i 5 Stelle erano il doppio di noi. Però, dopo il risultato alle Europee, questo non era più possibile. Anziché smussare certe loro posizioni, ci hanno tirato scemi per mesi sull’autonomia. Sulla giustizia ci hanno presentato delle bozze che erano sempre uguali e non rispondevano alle nostre richieste. Sulle infrastrutture hanno fatto balletti sulla Tav. Insomma, non si poteva andare avanti così”.