Decisione drastica del giornalista, dopo una lunga riflessione iniziata già la scorsa stagione televisiva. Raspelli avrebbe dovuto condurre sette puntate su quattordici prevista, ma non ha accettato
Tanto tuonò che piovve. Alla fine il 70enne Edoardo Raspelli ha deciso di lasciare, dopo 21 anni di onorata conduzione, “Melaverde” in onda prima su Retequattro e poi su Canale 5. Una svolta sofferta per la carriera del giornalista. Qualche avvisaglia c’era già stata la scorsa stagione televisiva quando Raspelli ha condotto ad intermittenza le puntate del programma incentrato sulle tradizioni culinarie italiane, in seguito ad un piccolo intervento al cuore. A sostituirlo è arrivato il 54enne biologo e divulgatore scientifico Vincenzo Venuto.
“Tutto è iniziato nel maggio 2018. – aveva spiegato a febbraio sul settimanale Spy Raspelli -. Ho dovuto rifiutare la registrazione di una puntata perché proprio quel giorno avevo un appuntamento per farmi ripulire lo stent, un tubicino che mi è stato introdotto negli organi dopo l’infarto di venti anni fa. Sia la produzione del programma sia la Rete si sono spaventati e con la scusa di dover fare delle puntate molto impegnative, mi hanno consigliato di riposarmi, bloccandomi per sette puntate dove sono stato sostituito da Vincenzo Venuto”.
E ancora: “Sono stati loro a comunicarmi che per esigenze di produzione, letterale, della prossime puntate subentrerà Vincenzo Venuto. Loro hanno tutto il diritto di sostituirmi, non mi sento offeso ma quali sono queste esigenze? Melaverde è sempre stata la mia vita. Queste interruzioni, o per paure eccessive sulla salute o per seguente poco chiare, mi creano dispiacere. Mediaset ha dato moltissimo a me, eppure anche io credo di aver dato molto a loro”.
Il contratto di Raspelli veniva rinnovato ogni sei mesi da Mediaset, stavolta il conduttore ha fatto una lunga riflessione prima di chiudere i rapporti con l’azienda. “Mi piange il cuore, dopo quasi 21 anni. Melaverde era tutta la mia vita professionale (e non solo) – spiega – ma non me la sento di proseguire così, a corrente alternata. Mi avevano comunicato di aver deciso di voler fare a meno di me nel 2020 ma di volermi fare condurre la metà delle puntate di quest’autunno, sette su quattordici: preferisco lasciar perdere, anche se ho il magone”. Cosa sarà del futuro professionale del giornalista ancora non si sa, anche perché i palinsesti televisivi sono ormai chiusi ed ufficializzati, salvo sorprese dell’ultimo minuto.