Cinema

Il premio Oscar Cate Blanchett pensa al ritiro dalle scene: “Perché non sto a casa a dar da mangiare alle galline e leggere Proust?”

Alla prima del film Where’d You Go, Bernadette ha detto ai giornalisti: "È arrivato il momento di fermarmi. Totalmente"

di Beatrice Manca

Ce la vedete Cate Blanchett, due volte premio Oscar, volto di Armani e icona di stile, seduta a casa a leggere Marcel Proust e a dar da mangiare alle galline? Forse no, ma lei ci sta pensando. Alla prima del film Where’d You Go, Bernadette ha detto ai giornalisti: “È arrivato il momento di fermarmi. Totalmente. Assolutamente – riporta il sito Vulture – E sono sicura che il pubblico di tutto il mondo, quando vedrà questo film, sarà d’accordo con me: mi scuso in anticipo”. Cinquant’anni appena compiuti, di cui trenta passati tra cinema e teatro, la Blanchett aveva già confessato di meditare l’abbandono delle scene a Julia Roberts, sul magazine Interview: “Quando devo andare in scena in biancheria mi chiedo: ma perché? Perché non sto a casa a dar da mangiare le galline e leggere Proust? Sta lì sullo scaffale che mi guarda…Perché ancora faccio film?”.

La prima volta è stato per caso: durante un viaggio in Egitto partecipa come comparsa in un film arabo sul pugilato. Cate ha diciotto anni, è un colpo di fulmine: tornata in Australia si iscrive all’Istituto d’arte drammatica di Sidney e comincia a recita in teatro e in tv. Bellissima e misteriosa – gli occhi di ghiaccio, i lineamenti affilati, lo sguardo intenso – viene scelta nel 1998 per il ruolo della regina Elisabetta. Ha 29 anni e ha debuttato al cinema solo l’anno prima, ma è una consacrazione: ottiene Golden Globe come migliore attrice drammatica e una candidatura all’Oscar.

La bellezza algida e l’allure sofisticata la rendono perfetta per interpretare regine e personaggi da fiaba, come la matrigna di Cenerentola nel live-action Disney o l’elfo Galadriel nella saga del Signore degli Anelli. Martin Scorsese l’ha voluta nel ruolo di Katharine Hepburn in The Aviator: per la sua interpretazione della diva americana che portava i pantaloni (letteralmente) la Blanchett ha ottenuto il primo Oscar, nel 2005. Il secondo, nel 2014, nei panni della miliardaria affranta di Blue Jasmine. Nella sua lunga carriera ha vissuto un amore saffico proibito nei panni di Carol ed è stata anche un giovane Bob Dylan, in Io non sono qui con una interpretazione mimetica.

Icona di stile e buon gusto, si è sempre tenuta lontana dagli eccessi e dal gossip: dal 1997 è sposata con Andrew Upton, conosciuto l’anno prima sul set di uno show televisivo e mai più lasciato. La stampa scandalistica ha provato a punzecchiarla su presunti amori saffici, ma lei ha tagliato corto. Giorgio Armani, che l’ha scelta come volto del suo profumo e la sua linea beauty l’ha definita “radiosa e sofisticata, colpisce per la sua naturale eleganza e raffinata bellezza”. Corteggiatissima dagli stilisti, per lo stile raffinato e rigoroso, a tratti androgino: tailleur pantalone, abiti lunghi, linee sinuose. Ha tradito il suo caschetto biondo solo due volte (l’ultima, sul red carpet dei Bafta Awards quest’anno, dove ha sfoggiato una chioma bruna) salvo poi ripensarci: speriamo faccia lo stesso anche con l’idea di abbandonare la recitazione.

Il premio Oscar Cate Blanchett pensa al ritiro dalle scene: “Perché non sto a casa a dar da mangiare alle galline e leggere Proust?”
Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Precedente
Precedente
Successivo
Successivo
Playlist

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.