Prima che iniziasse la commemorazione hanno lasciato il capannone sotto la nuova pila 9 del viadotto l'ex ad di Aspi Giovanni Castellucci (indagato per il crollo) e gli altri manager del gruppo. Erano stati invitati dal sindaco e commissario Bucci. La nota di Aspi e Atlantia: "Abbiamo sentito il dovere morale di essere presenti". Il cardinale Bagnasco ha celebrato la messa dopo la lettura dei nomi delle 43 vittime. Conte: "Genova è simbolo di rinascita"
È cominciata con la lettura dei nomi delle 43 vittime ed è terminata con il saluto di Sergio Mattarella alle famiglie la commemorazione del crollo del ponte Morandi sotto la nuova pila 9 del viadotto, nel giorno del primo anniversario della tragedia. Alla cerimonia a Genova hanno preso parte il capo dello Stato, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini e molti altri rappresentanti del governo. “Genova oggi è simbolo della volontà di rinascita“, detto il capo del governo nel suo intervento. Per poi aggiungere: “Non cesseremo mai di invocare giustizia” per le vittime.
Poco prima dell’inizio della celebrazione, un gruppo di parenti delle vittime ha chiesto al premier che la delegazione di Autostrade per l’Italia e Aspi, di cui faceva parte anche l’ex amministratore delegato di Aspi Giovanni Castellucci che è tra gli indagati per il crollo, lasciasse il capannone. Conte ha informato i manager, che hanno lasciato l’area per non creare problemi. La delegazione, invitata dal sindaco di Genova e commissario Marco Bucci, comprendeva gli attuali ad e presidente di Aspi Roberto Tomasi e Giuliano Mari, il presidente di Atlantia Fabio Cerchiai e Gianni Mion, presidente di Edizione che ha il 32% di Atlantia.
“Abbiamo sentito il dovere morale di essere presenti – scrivono in una nota Aspi e Atlantia – dopo aver fortemente condiviso questa valutazione con il Sindaco Bucci, per condividere questo momento di dolore, ricordo e raccoglimento con chi ha sofferto e continua a soffrire per la tragedia e per testimoniare la nostra vicinanza all’intera comunità di Genova e alle sue istituzioni”. “Preso atto della richiesta di non partecipare alla funzione proveniente da alcuni familiari delle vittime, che ci è stata resa nota dalla Presidenza del Consiglio, abbiamo ritenuto di seguire la funzione religiosa dalla Direzione di Tronco di Genova affinché questo importante momento di raccoglimento e ricordo non venisse perturbato da qualsiasi forma di polemica”, si legge ancora. “Autostrade per l’Italia continuerà ad adoperarsi senza sosta per supportare la comunità di Genova e i familiari delle vittime, e per far emergere la verità sulla tragedia”, conclude la nota.
Bucci ha commentato dicendo che “tutte le manifestazioni dei parenti sono accettabili e devono essere rispettate”, ma “penso che sia giusto per tutti quanti venire alla cerimonia di commemorazione, è un gesto importante secondo me, è importante essere tolleranti”. Martedì il sindaco aveva chiesto ai genovesi un gesto di condivisione, solidarietà e vicinanza in onore dei morti e di tutte le persone toccate dalla tragedia, invitandoli sui social a partecipare alla cerimonia o comunque osservare un momento di raccoglimento alle 11.36, il momento del crollo. Ma Nadia Possetti del comitato dei familiari delle vittime aveva subito sottolineato: “Abbiamo la possibilità di esprimere il nostro dissenso per il fatto che Autostrade continui ad avere le concessioni sulla gestione della rete”. Il comitato ha esposto uno striscione con la scritta “14 agosto 2018 – 14 agosto 2019, per non dimenticare” e 43 rose bianche, sul “ponte delle ratelle”, la passerella pedonale vicina al luogo dove si è svolto l’evento.
CRONACA ORA PER ORA
12.35 – Mattarella ha lasciato il luogo della cerimonia
Dopo la cerimonia Sergio Mattarella ha lasciato il capannone sotto la nuova pila 9 per fare ritorno a Roma. Prima di salire sull’auto presidenziale il capo dello Stato ha parlato brevemente con il sindaco di Genova Marco Bucci che lo ha aggiornato sul cantiere per la ricostruzione.
12.11 – Salvini: “Genova è come Viareggio”
“Genova è come Viareggio. Quelle stragi che non possono rimanere impunite”. Lo dice il vicepremier Matteo Salvini al termine della cerimonia.
12.10 – Salvini: “In manovra 2,5 miliardi per sicurezza di ponti e gallerie”
“C’è un piano da due miliardi e mezzo per prevenzione ponti e gallerie e in manovra economica quei due miliardi e mezzo ci devono essere, perché parliamo di 1.014 infrastrutture tra ponti, viadotti e gallerie”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, a margine della cerimonia.
12.09 – Salvini: “Famigliari hanno sempre ragione”
“In questi casi i famigliari hanno sempre ragione, qualunque cosa dicano o chiedano hanno sempre ragione. Non è discutibile il loro sentimento”. Così il vicepremier Matteo Salvini in merito alla contestazione dei famigliari delle vittime che ha fatto allontanare la delegazione di Autostrade dal luogo della commemorazione.
11.56 – Di Maio: “Avviare la revoca delle concessioni”
“Il nostro dovere di fronte a tragedie come questa è di avviare le procedure per la revoca della concessione”. Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio dopo la cerimonia.
11.51 – Cerimonia finita, Mattarella abbraccia i famigliari delle vittime
La cerimonia è terminata. Il presidente Mattarella si è ancora soffermato con i familiari delle vittime. Ha parlato con loro, li ha abbracciati. Anche i rappresentanti del Governo hanno salutato i familiari delle vittime. Il presidente del Consiglio Conte si è fermato a parlare con Egle Possetti, presidente del comitato dei familiari: il comitato ha chiesto la revoca delle concessioni.
11.51 – Casellati: “Ricostruzione sia simbolo di un paese che sa rialzarsi”
“Le 43 persone rimaste uccise sotto le macerie sono morti innocenti che tutta l’Italia piange ancora oggi. Il loro ricordo impone alle istituzioni di sostenere con ogni mezzo il percorso di ricostruzione materiale e morale della città, finché esso non potrà dirsi definitivamente concluso”. Lo ha dichiarato il Presidente del Senato Elisabetta Casellati.
11.43 – Fico: “Non è stata una tragedia inevitabile, ora giustizia”
“Quella di Genova non è stata una tragedia inevitabile”. Lo ha scritto su Facebook il presidente della Camera Roberto Fico. “Quanto accaduto chiama in causa risposte di giustizia, ma anche un impegno serio e costante nel tempo da parte delle istituzioni affinché sciagure del genere non si ripetano mai più – ha proseguito – Lo Stato deve fare la sua parte, e quindi anche pretendere che i privati adempiano ai propri obblighi in modo esemplare”.
11.36 – Via al minuto di silenzio in ricordo delle vittime
Alle 11.36 la città di Genova ha osservato un minuto di silenzio in ricordo delle 43 vittime del crollo del Ponte Morandi. Il minuto di silenzio, a un anno esatto dalla tragedia, è stato scandito dalle campane della città e dalle sirene delle imbarcazioni in porto.
11.35 – Conte: “Non smetteremo di invocare giustizia per le vittime”
“Non cesseremo mai di invocare giustizia” per le vittime del crollo del Ponte Morandi. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte. “Con i tecnici stiamo lavorando per vedere come erogare gli anticipi per affrontare le spese di giudizio a coloro che dovranno affrontare questo percorso giudiziario”, ha aggiunto.
11.34 – Conte: “Genova è simbolo di rinascita”
“Genova oggi è simbolo della volontà di rinascita”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte alla commemorazione delle 43 vittime del ponte Morandi. “La ricostruzione – ha detto – è cominciata. Il nuovo ponte dovrà essere percorribile nell’aprile nell’anno prossimo. Ringrazio tutti per il lavoro fatto insieme. Il ponte rappresenterà il simbolo della rinascita“. “Genova ha ridato luce e speranza al paese intero”, ha aggiunto.
11.31 – Conte: “La presenza dello Stato testimonia la partecipazione del Paese”
“Rivolgo un commosso pensiero a tutti i genovesi e in particolare ai familiari delle 43 vittime oggi riuniti qui per questa dolorosa commemorazione. La presenza delle istituzioni testimonia la vicinanza di una nazione intera. Non abbiamo dimenticato”. Lo ha detto il premier, Giuseppe Conte, nel suo intervento.
11.3o – Familiari delle vittime: “E’ stata una condanna a morte”
“La loro è stata una condanna a morte”. Lo ha detto la signora Egle Possetti presidente del comitato delle famiglie delle vittime al termine della messa. “Vogliamo giustizia – ha detto – perché un paese democratico non può essere senza giustizia”.
11:16 – Bucci: “Fare di più per i parenti delle vittime”
10:48 – Bagnasco: “Soccorritori hanno mostrato coraggio e sacrificio, hanno espresso l’anima di Genova”
A un anno dal crollo è necessario “camminare insieme e guardare al bene non individuale ma comune. Non è solo una regola d’oro per la città e un modo per onorare i defunti”. Così l’arcivescovo di Genova, cardinale Angelo Bagnasco, nell’omelia in ricordo delle vittime. “Abbiamo stampato nell’anima la luce che man mano si è ingrandita e si è fatta largo tra le macerie alla ricerca di vita: è la luce dei soccorritori sbucati da ogni dove come fossero miracolosamente pronti ad essere presenti e operativi. È stato solo dovere? No, è stato anche amore. Era la luce dell’amore che da quelle macerie è scaturita insieme all’immenso dolore”, ha proseguito Bagnasco. I soccorritori hanno mostrato “ostinato coraggio e sacrificio, che è l’altro nome dell’amore. A tutti rinnoviamo gratitudine: hanno espresso l’anima di Genova, la sua coriacea volontà di rinascere”.
10:45 – Bucci: “Nuovo ponte a fine aprile. Nuova pila 9 è già alta quasi 20 metri”
I lavori per la ricostruzione “procedono e sono convito che a fine aprile ci sarà il nuovo ponte”. Lo ha detto il sindaco di Genova e commissario alla ricostruzione, Marco Bucci, a margine della cerimonia di commemorazione delle vittime del crollo del ponte Morandi a Genova. La città, ha continuato, “si merita una infrastruttura di primo livello ed è quello che stiamo facendo. La città è unita e sta collaborando. Ho fiducia che andrà avanti così. La pila 9 del nuovo ponte è già alta quasi 20 metri e 11 pile hanno già le fondamenta. Sia sul lato ovest che est del ponte anche oggi stiamo lavorando, non abbiamo interrotto i lavori”.
10:29 – Mattarella incontra parenti delle vittime
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha incontrato una delegazione dei parenti delle vittime. Poco prima alcuni parenti avevano chiesto al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che la delegazione di Autostrade per l’Italia lasciasse la cerimonia.
10:20 – Bucci: “Opportuno essere presenti ma i sentimenti di chi ha perso qualcuno vanno rispettati”
“Io penso che sia sempre opportuno essere presenti. Penso anche che non possiamo assolutamente commentare i sentimenti e le emozioni dei parenti delle vittime. I sentimenti di chi ha perso un familiare vanno sempre rispettati”. Così il sindaco di Genova Bucci a proposito dell’uscita della delegazione di Atlantia e Aspi dalla commemorazione. “Per quanto riguarda i parenti delle vittime accetto e capisco qualunque tipo di pensiero, provate voi a mettervi nei loro panni e cosa vuol dire perdere una persona cara, tutte le manifestazioni dei parenti sono accettabili e devono essere rispettate, dopodiché penso che sia giusto per tutti quanti venire alla cerimonia di commemorazione, è un gesto importante secondo me, è importante essere tolleranti”.
10:11 – Capo dei vigili: “Ricordo applauso di Genova ai funerali”
“Sento vivo il dolore per la tragedia del #PonteMorandi. #Oggi voglio ricordare l’applauso di #Genova ai #vigilidelfuoco durante i funerali delle vittime. Lo faccio con emozione, pensando che sia simbolo di un nuovo ponte fra istituzioni e cittadini”. Così in un tweet il capo del Corpo dei Vigili del Fuoco, Fabio Dattilo.
10:10 – Casellati: “Molto resta da fare per la riqualificazione infrastrutturale”
“Finora tanto è stato fatto per sanare la ferita che si era aperta nel centro di Genova, ma molto resta ancora da fare per il rilancio della città, per la sua riqualificazione infrastrutturale, per la valorizzazione delle sue enormi potenzialità rispetto al contesto europeo”. “Il mio pensiero oggi va alle famiglie delle vittime per il dolore subito e agli sfollati per il dramma che li ha colpiti. Ringrazio tutti coloro -ha concluso- che si sono prodigati nell’emergenza e stanno lavorando alla ricostruzione e mi auguro che Genova possa diventare presto il simbolo di un Paese che sa rialzarsi”.
10 – Iniziata la cerimonia
E’ cominciata con la lettura dei nomi delle vittime la cerimonia di commemorazione sotto la nuova pila 9 del viadotto dove viene celebrata la messa dall’arcivescovo di Genova il cardinale Angelo Bagnasco. In prima fila il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, i vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio, il sindaco di Genova, Marco Bucci, e il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. Presenti anche i ministro Giovanni Tria, Alberto Bonisoli e Alfonso Bonafede.
9:49 – La delegazione di Aspi-Atlantia ha lasciato il luogo della cerimonia
Alcuni familiari delle vittime hanno chiesto al premier Conte che la delegazione Aspi non partecipasse alla cerimonia. La delegazione è stata informata e per rispetto della volontà dei familiari la delegazione si è allontanata.
9:09 – Castellucci arrivato nel capannone
L’ad di Atlantia ed ex amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Giovanni Castellucci è arrivato sul luogo dove si terrà la commemorazione. Castellucci è tra gli indagati per il crollo. E’ presente anche l’attuale ad di Aspi Roberto Tomasi. Con Castellucci sono arrivati anche Gianni Mion presidente di Edizione e Giuliano Mari, presidente di Aspi. La delegazione di Autostrade per l’Italia è stata invitata dal Commissario Marco Bucci.
7:40 – Lettera aperta di Aspi sui giornali: “Consci della gravità delle sofferenze e dei disagi causati”
“Ad un anno dalla tragedia del Ponte Morandi, il Consiglio di Amministrazione di Autostrade per l’Italia, quello di Atlantia e i lavoratori di tutto il gruppo rinnovano il cordoglio e la compassione più sincera per le vittime del crollo e per il dolore dei loro familiari”. Inizia così la lettera aperta di Aspi, pubblicata su alcuni quotidiani nazionali e sui giornali liguri, a un anno dal crollo del ponte a Genova. “Questi sentimenti – si legge – rimarranno per sempre nei cuori e nelle menti delle donne e degli uomini di Autostrade per l’Italia, che nell’ultimo anno si sono adoperati senza sosta per lenire le ferite della comunità genovese, rafforzando la determinazione a fare sempre di più e meglio per gestire una rete che ha contribuito in modo decisivo allo sviluppo economico e alla coesione sociale del nostro Paese, e nella quale accogliamo ogni giorno milioni di persone”.