La barella su cui era coricata la salma di una 61enne della provincia di Salerno, nell’obitorio dell’ospedale Mauro Scarlato di Scafati, era invasa da formiche, che avevano raggiunto anche il corpo della donna, morta la sera del 13 agosto. A denunciare l’accaduto sono stati i parenti della donna che sono andati da lei per la veglia e, sollevato il velo che copriva il corpo, hanno trovato gli insetti. La procura di Nocera Inferiore ha aperto un’inchiesta sul caso, che ricorda quello del novembre 2018 all’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli.

La pm Federica Lo Conte ha disposto il sequestro della salma e delle cartelle cliniche, oltre all’autopsia che servirà a fare luce sulle cause della morte. L’Asl di Salerno ha comunicato che all’interno dell’obitorio “sono stati rinvenuti insetti che inequivocabilmente fuoriuscivano da un interstizio tra due battiscopa” e ha aggiunto che l’azienda “aveva già effettuato una serie di attività preventive volte alla sanificazione degli ambienti“. L’ultimo intervento “era stato effettuato il 7 agosto“.

La senatrice del Movimento 5 stelle, Luisa Angrisani, ha chiesto l’intervento del ministro della Salute Giulia Grillo, “affinché adotti ogni intervento opportuno per fare luce su questa grave vicenda”. Per la parlamentare quanto accaduto “dimostra le inefficienze in cui versa la sanità campana”. Nella mattina del 14 agosto il sindaco di Scafati, Cristoforo Salvati, ha contattato il direttore sanitario del Dipartimento di urgenza emergenza ed accettazione, Alfonso Giordano, per chiedere di “mettere in campo tutte le azioni necessarie affinché fatti del genere, da terzo mondo, non si verifichino più”. Salvati ha definito “gravissimo” quanto accaduto e la prossima settimana effettuerà un sopralluogo all’ospedale del salentino”non solo per verificare gli interventi già disposti per la sala mortuaria, ma per fare il punto rispetto alle criticità che interessano la struttura”.

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