Le deputate americane, Ilhan Omar e Rashida Tlaib non sono le benvenute in Israele. Il premier dello stato ebraico, Benjamin Netanyahu, non ha infatti concesso il visto d’ingresso alle due rappresentanti del Partito democratico Usa. “Non c’è Paese al mondo che rispetti gli Stati Uniti e il Congresso americano più di Israele”, ha affermato Netanyahu in una nota. “Tuttavia – ha aggiunto – l’itinerario indicava che l’unica intenzione delle due deputate era quella di danneggiare Israele“. Omar e Tlaib avrebbero dovuto visitare, la prossima settimana, la Cisgiordania occupata e Gerusalemme est. Formalmente, Tlaib ha dei parenti nel territorio palestinese, cosa che le permetterebbe di presentare ricorso e di ottenere il visto su base umanitaria.
Ma il provvedimento, dal punto di vista politico, resta forte. Le due parlamentari avevano sostenuto il movimento di boicottaggio contro Israele e la legge locale consente di vietare l’ingresso nel Paese ai sostenitori della campagna. Da giorni, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, aveva invitato il premier israeliano a impedire l’arrivo delle parlamentari. “Sono il volto del Partito democratico e odiano Israele, e non c’è nulla che si possa dire o fare per cambiare idea“, ha twittato ancora oggi l’inquilino della Casa bianca. In serata ha replicato Ilhan Omar: “È un affronto il fatto che il premier israeliano Benjamin Netanyahu, sotto la pressione di Donald Trump, neghi l’ingresso a due rappresentanti del governo americano”, ha scritto su Twitter.
Representatives Omar and Tlaib are the face of the Democrat Party, and they HATE Israel!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) August 15, 2019
Donald Trump, che ha rapporti molto stretti con il primo ministro israeliano Netanyahu, ha intavolato diverse polemiche con i parlamentari democratici. In alcuni post sui social network, ampiamente condannati come razzisti, ha detto loro di “tornare” nei paesi di provenienza delle loro famiglie. Rashida Tlaib è nata nel Michigan e Ilhan Omar è del Minnesota, ma è nata in Somalia. Entrambi hanno fortemente criticato la gestione dei diritti umani in Israele e hanno spesso negato le accuse di essere antisemita. Secondo i media statunitensi, il loro viaggio sarebbe dovuto iniziare domenica e avrebbe dovuto includere una sosta in uno dei siti più sensibili della regione: un altopiano di Gerusalemme noto agli ebrei come il Monte del Tempio e ai musulmani come Haram al-Sharif.
Le due parlamentari avevano anche programmato di incontrare attivisti pacifisti israeliani e palestinesi e di recarsi a Gerusalemme e nelle città di Betlemme, Ramallah ed Hebron in Cisgiordania. Il viaggio è stato pianificato da Miftah, un’organizzazione guidata dal negoziatore di pace palestinese Hanan Ashrawi. Tlaib aveva in programma di rimanere due giorni in più per visitare sua nonna, che vive in un villaggio palestinese.
È “uno scandaloso atto di ostilità“, ha commentato un’alta responsabile palestinese, Hanane Achraoui, membro del comitato esecutivo dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp). “La decisione israeliana di vietare alle deputate del Congresso Rashida Tlaib e Ilhan Omar di visitare la Palestina è un atto di ostilità scandalosa contro il popolo americano e i suoi rappresentanti”, ha affermato.