Prima l’impatto contro le rocce e poi la caduta nel vuoto per oltre 200 metri: così è morta all’alba di Ferragosto una base jumper svedese di 30 anni. La donna si era lanciata con la tuta alare insieme al marito poco dopo le 7 del mattino dal Becco dell’Aquila sul Monte Brento, a Dro in Trentino: lui è rimasto illeso lei invece ha perso la vita. Una volta scattato l’allarme, sul posto sono accorsi subito i vigili del fuoco, i carabinieri e il soccorso alpino ma per la giovane non c’era già più nulla da fare: è morta sul colpo.
Secondo una prima ricostruzione dei vigili del fuoco, la ragazza ha sbattuto la vela contro le rocce a metà parete, è poi è precipitata nel vuoto per oltre 200 metri. Sono in corso le indagini dei carabinieri per ricostruire l’esatta dinamica della tragedia. Il Becco dell’Aquila è un luogo molto popolare tra i base jumper che accorrono numerosi per lanciarsi da lì con la tuta alare ma è anche molto insidioso: dal 2000 ad oggi già 25 di loro hanno perso la vita proprio in quel punto, l’ultimo ad aprile, come riferisce il Corriere della Sera.