La Questura di Roma ha accordato alla famiglia di Fabrizio Piscitelli la possibilità di svolgere i funerali presso il Santuario del Divino Amore, sulla via Ardeatina, alla periferia sud della Capitale. Le esequie, però, saranno a “numero chiuso”, potranno partecipare massimo 100 persone e dovranno essere celebrate entro la fine della prossima settimana.
“Diabolik”, com’era conosciuto il 53enne capo ultrà della Lazio e fondatore del gruppo degli Irriducibili, ucciso il 7 agosto scorso con un colpo di pistola alla nuca su una panchina del Parco degli Acquedotti, alla periferia sud-est della Capitale, sarà poi sepolto nella cappella di famiglia al Cimitero Flaminio di Prima Porta. Il questore di Roma, Carmine Esposito, aveva vietato le esequie partecipate per motivi di ordine pubblico, prevedendo l’arrivo in città di centinaia di esponenti del mondo ultras. Ma nelle ultime ore dallo stesso ambiente erano giunte parecchie minacce di disordini in occasione dell’imminente inizio del campionato di calcio, con particolare riferimento al derby Lazio-Roma in programma il prossimo 1 settembre.
A quanto pare, tuttavia, non ci sarà alcuna deroga, da parte della questura, ai principi cardine che hanno orientato la scelta del questore. La famiglia, dopo la lettera inviata ieri dalla sorella del capo ultras, Angela, al prefetto di Roma, a ministro dell’Interno, Matteo Salvini, e poi anche al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, era stata convocata nuovamente in questura per riavviare il dialogo. I familiari hanno ribadito la proposta di celebrare i funerali al Divino Amore, lontano dal centro abitato. La salma di Piscitelli per il momento resta a disposizione della famiglia all’istituto di medicina legale del Policlinico Tor Vergata. Resta comunque elevata l’allerta della Digos. In tempi recenti, il Divino Amore ha ospitato anche i funerali dei cantanti Pino Daniele e Little Tony.