Persone “sole e abbandonate“, spesso “trattate come numeri di una statistica”. Ma “prima che numeri, sono volti, nomi e storie“. E’ chiaro il riferimento ai migranti da parte di Papa Francesco, che ha inviato un messaggio al Meeting 2019, la kermesse annuale di Comunione e Liberazione la cui 40° edizione prenderà il via domenica 18 agosto da Rimini. “Mai dobbiamo dimenticarlo, specialmente quando la cultura dello scarto emargina, discrimina e sfrutta, minacciando la dignità della persona”, scrive il pontefice nella sua lettera all’assemblea ciellina. “Tanti nostri contemporanei – afferma Bergoglio – cadono sotto i colpi delle prove della vita, e si trovano soli e abbandonati. Pensiamo alle migliaia di individui che ogni giorno fuggono da guerre e povertà. Mai dobbiamo dimenticarlo”.
Dal papa argentino arriva anche l’appello ai partecipanti. “Il Santo Padre Francesco – si legge – auspica che il Meeting sia sempre un luogo ospitale, in cui le persone possano ‘fissare dei volti‘, facendo esperienza della propria inconfondibile identità. È il modo più bello per festeggiare questo anniversario, guardando avanti senza nostalgie o paure, sempre sostenuti dalla presenza di Gesù, immersi nel suo corpo che è la Chiesa. La memoria grata di questi quattro decenni di impegno alacre e di creativa opera apostolica possa suscitare nuove energie, per la testimonianza della fede aperta ai vasti orizzonti delle urgenze contemporanee“.