A darne notizia è la onlus Oceanomare Delphis, che da tempo cura il progetto dei "Delfini Capitolini". Gli istituti zooprofilattici di Lazio e Toscana interverranno per comprendere le cause della morte, ma si teme che possa essere causata dal virus che ha colpito anche gli esemplari trovati spiaggiati in Toscana, 41 nel 2019
Dopo i casi che hanno interessato la costa toscana, nella mattina di domenica un delfino morto è stato trovato a Ostia, su una scogliera tra il porto e Fiumara Grande. A renderlo noto è la onlus Oceanomare Delphis, che da tempo cura il progetto dei “Delfini Capitolini”. Gli istituti zooprofilattici di Lazio e Toscana interverranno per comprendere le cause della morte, ma si teme che possa essere causata dal morbillovirus. Non solo, il corpo del delfino potrebbe essere pericoloso per l’uomo a causa di virus o batteri che potrebbero essere trasmessi.
A segnalarlo è la onlus, che scrive: “Considerato che negli ultimi mesi sono stati numerosi gli spiaggiamenti di delfini nel nord Tirreno, che il principale indiziato delle cause di morte è il morbillivirus (ancora da accertare con sicurezza), causa di epidemie di cetacei negli anni Novanta, e che gli animali possono essere portatori di patogeni trasmissibili all’uomo è importante che l’animale non venga toccato o avvicinato fino al momento dell’arrivo degli esperti”.
L’ultimo delfino morto era stato trovato il 16 agosto a largo di Cinquale, in Toscana. Nelle coste della regione nel solo 2019 ci sono stati 41 spiaggiamenti di delfini, tra stenelle e tursiopi. Oltre la metà dei decessi è avvenuta dall’inizio di giugno ad oggi e sette hanno riguardato la zona di Viareggio. Anche in questo caso, i primi risultati delle analisi eseguite da diversi Istituti di ricerca e commissionati dalla Regione Toscana, indicano il morbillivirus dei cetacei come la causa più probabile dei decessi. Il riscontro di morbillivirus nei mammiferi marini spiaggiati in Toscana non è una novità perché già nel 2013 e ancora nel 2017 si è assistito ad importanti epidemie di questa virosi che però hanno interessato principalmente la specie stenella striata.