“Se necessario, sono pronte le scuse”, ma alla “breve predica” del 16 agosto “è stato attribuito un valore distorto”. Dopo due giorni di polemiche, arriva il mezzo passo indietro di don Donato Piacentini, il parroco di Sora, in provincia di Frosinone, che venerdì scorso, in occasione della festa patronale di San Rocco, ha pronunciato un’omelia in chiave anti-migranti, tutta incentrata sul fatto che le ong e i loro volontari “vanno a soccorrere persone che hanno telefonini o catenine e catene al collo e che dicono di venire dalle persecuzioni”, mettendo anche in dubbio queste ultime. I video del discorso del sacerdote avevano fatto il giro dei media, spingendo la diocesi di Sora e Cassino a prendere le distanze. Dall’altra parte, il leader di Forza Nuova, Roberto Fiore, aveva offerto a don Donato la tessera onoraria del suo movimento di estrema destra.
Nella giornata di domenica, su Facebook, il parroco ha corretto il tiro. “Tengo a precisare – ha scritto – che non sono assolutamente contro gli immigrati, i cui bambini, che sono cristiani, ho inserito benissimo nella catechesi, a moltissimi altri la Caritas parrocchiale e personalmente da molti anni provvediamo gli alimenti vari. Vengono pagate le utenze ed alcune ricevute, non ritirate, possono essere visionate in parrocchia”. Insomma, secondo don Donato, “si era voluto mettere l’accento anche sui poveri locali per sottolineare la necessità di una maggiore attenzione a queste emergenze”, ma “tutto è stato ampliato e trasformato. Se necessario sono pronte le scuse, senza che si arrivi ad una strumentalizzazione in qualsiasi campo che non era nelle intenzioni”.