Dopo la provincia di Trento, anche quella di Bolzano ha emesso un’ordinanza che prevede la cattura di M49, a seguito dello sconfinamento dell’orso in Alto Adige nei giorni scorsi. A differenza della prima però, quest’ultima non prevede l’abbattimento dell’animale. Una decisione che arriva dopo alcuni danni fatti dall’animale negli ultimi giorni. I forestali lo hanno colpito con alcuni proiettili di gomma per farlo allontanare dopo che si era avvicinato a zone abitate dai pastori, tentando di rovesciare la loro roulotte vicino a passo Oclini. Inoltre secondo quanto riferito da un escursionista di 64 anni al quotidiano Dolomiten, l’orso è stato avvistato nella zona dell’altoatesina gola Bletterbach. Nella notte tra il 18 e il 19 agosto si è invece diretto in val di Fiemme, nella zona del passo Lavazè. Durante il suo passaggio da una provincia all’altra, ha inoltre danneggiato un apiario e mangiato un vitello. La Provincia di Trento ha però precisato che i colpi erano solo due e che sono stati sparati perché si riteneva che il plantigrado potesse trovarsi nelle vicinanze, visto il nervosismo dei cani dei pastori.
L’assessore provinciale ad agricoltura e foreste di Bolzano, Arnold Schuler ha spiegato che “la base su cui si fonda l’ordinanza è il Pacobace, che prevede determinati casi di intervento. Anche in Trentino è stato fatto così e anche noi abbiamo preso le stessa strada. L’ordinanza, in attesa della firma del presidente Kompatscher prevede la cattura dell’orso. Solo se l’orso diventerà pericoloso per l’uomo allora è previsto, anche dal Pacobace, l’abbattimento”. Nel caso in cui l’orso venisse catturato non ci sarebbe però un recinto autorizzato dal Ministero dell’ambiente, come quello del Casteller, in Trentino, da cui è fuggito M49 dopo la cattura lo scorso luglio. “Se fosse catturato dovremmo parlare con i trentini per trovare un posto in cui metterlo, ma adesso è prematuro”, ha commentato Schuler. Contro l’uccisione di M49, disposta dal governatore trentino leghista Fugatti si è sempre battuto il ministro Costa.