“Sedermi al tavolo con Di Maio? Se Dio vuole, spetta a Zingaretti. Quando Di Maio dice ‘mai al tavolo con Renzi’, io sono perfettamente d’accordo con lui. Se il tavolo ci sarà, lo faranno Di Maio e Zingaretti. Per me la priorità è evitare l’aumento dell’Iva“. Sono le parole del senatore Pd, Matteo Renzi, intervenuto nella trasmissione “Ma cos’è quest’estate”, su Radio24.
Renzi smentisce categoricamente voci circa una sua ambizione a diventare commissario Ue: “Queste affermazioni mi sembrano una barzelletta. Dicono anche che voglio tenermi quelli che ho nominato io. Ma vi ricordate quanti ne ho nominati io quando ero presidente del Consiglio e segretario Pd? Una infinità. E vi sembra che tutti quelli mi sono rimasti fedeli? Macché. Ma di che stiamo parlando? – prosegue – Mi sembra molto più saggio, invece, che nessuno di noi stia dentro il governo. Io non ci sarò e mi auguro neanche le persone che sono state con me nel governo dei mille giorni. Chi se ne frega delle poltrone. La risposta migliore a tutte le polemicucce è che nessuno di noi chieda la benché minima poltrona. Appoggio esterno? Ma cosa vuol dire? Se ci sarà questo governo, daremo la fiducia”.
E puntualizza: “Io tramare per un nuovo esecutivo? Ma non diciamolo neanche per scherzo, io non tramerei coi 5 Stelle nemmeno sotto tortura. Qui c’è un problema diverso. Io sono stato insultato, denigrato, diffamato da tanti dei 5 Stelle e questo a livello personale ovviamente fa molto male. Ma io non parlo per interesse personale. Io ho fatto un discorso leggermente diverso: qui c’è un caos e questo caos è stato provocato dal peggior governo della storia repubblicana, che ha fallito su tutti gli obiettivi. Di fronte a questo fallimento, penso che l’obiettivo fondamentale sia tornare al voto dopo aver messo a posto i conti. Quindi, ho proposto di fare un governo istituzionale per evitare l’aumento dell’Iva“.
L’ex leader del Pd attacca frontalmente Salvini: “La cosa sconvolgente è che non è che, come dice qualcuno, ha fatto un colpo di Stato. No, no, al massimo è un colpo di sole. Quello, a forza di stare al Papeete, nei beach club, nelle spiagge, all’improvviso è tornato e ha detto che vuole i pieni poteri, neppure nelle peggiori dittature sudamericane. Si è voluto sostituire al presidente della Repubblica, perché ha deciso il giorno del voto, e al presidente del Senato, dicendo che andava convocato il Senato. Poi ha perso. In un Paese civile, quando uno perde una votazione in Parlamento, si dimette. Io ci sono passato. E invece Salvini è ancora lì, aggrappato alla poltrona, e sta seriamente mettendo a rischio i risparmi degli italiani. Se aumenta l’Iva al 25%, cosa inevitabile in caso di elezioni a ottobre, questo significherà recessione per l’Italia”.
Renzi rincara: “Salvini deve ancora chiarire se i suoi collaboratori sono andati in Russia da funzionari legati al governo, a chiedere una tangente. Le intercettazioni sono chiare, quei signori chiedono una bella tangente da 65 milioni di dollari. Salvini ha detto che avrebbe querelato chiunque avesse associato il nome della Lega a i rubli, ma di queste querele non c’è traccia“.
Poi critica il presidente del Consiglio: “L’Italia purtroppo non è più nelle discussioni dell’Europa, non tocchiamo palla. In Europa ci sono solo Germania, Francia e un po’ la Spagna. Sia Conte che Salvini sostanzialmente sono stati incapaci di gestire alcun dossier a livello europeo. La crisi c’è e non è colpa dell’Europa, ma di Salvini. Si sistemi l’Iva, poi vinca il migliore. Anzi, faccio un appello a Salvini: scegli tu il collegio, a me va bene Firenze o Milano, Senato o Camera. Io non ho paura di scontrarmi con lui. Quello che trovo assurdo è che Salvini pretenda di andare a votare facendo alzare le tasse, semplicemente perché ha paura non si sa bene di che cosa. Della Russia? Dei 49 milioni di euro? Di altre questioni che non sappiamo?“.
E chiosa: “Il governo populista ha fallito. E’ bene che lo si urli dai tetti, sulle terrazze, in mezzo alle piazze. Per 14 lunghi mesi ci hanno detto che loro erano il cambiamento, la speranza, il futuro. E hanno pure sostenuto, prendendoci in giro, che con questa opposizione avrebbero governato per 30 anni. Nemmeno a 30 mesi sono arrivati“.