Non è facile per una giovane coppia distaccarsi dalla famiglia d’origine e iniziare la propria strada in completa autonomia. La prima difficoltà riguarda l’acquisto di un’abitazione: le garanzie richieste per ottenere un mutuo, infatti, potrebbero non essere soddisfatte da chi ha un lavoro precario o ha appena avviato la sua carriera professionale.
Come riportato da un articolo di Immobiliare.it, in alcuni casi lo Stato e le Regioni mettono a disposizione mutui agevolati per i giovani: vediamo insieme come funzionano e chi può richiederli.
Questi particolari prodotti di mutuo sono destinati a chi non ha ancora compiuto 35 anni, per facilitare l’acquisto di una casa. Il fondo di garanzia dello Stato, accessibile anche per genitori single o lavoratori atipici, consente di ottenere in prestito una somma che corrisponde al 100% del valore dell’abitazione. Il prezzo dell’immobile, da destinare a residenza principale, non deve però superare i 250 mila euro.
Con il fondo di garanzia, lo Stato si pone come garante in caso di insolvenza da parte del soggetto richiedente. Non sarà più necessario, dunque, che i genitori si facciano garanti per i figli. L’accesso ai mutui agevolati, inoltre, non è vincolato ai requisiti necessari per richiedere un finanziamento tradizionale (contratto di lavoro a tempo indeterminato, assunzione da un certo numero di anni, situazione creditizia ineccepibile). È presente però un vincolo per l’intestatario, che deve impegnarsi a non rivendere l’immobile o a non darlo in affitto per un certo numero di anni.
Oltre ai mutui per i giovani, sono disponibili altri tipi di agevolazioni: riduzione dell’IVA e delle imposte di registro, ad esempio, ma anche detrazione del 19% degli interessi versati alla banca per il prestito. Facilitazioni che si basano sul principio della casa come bene essenziale.