Secondo gli analisti di Strategy Analytics, il prossimo anno le vendite di smartphone registreranno un incremento del 5 percento. A spartirsi il mercato non saranno più solo Android e iOS, ma anche il sistema operativo proprietario di Huawei, Harmony OS, a cui basterebbe conquistare la Cina per cambiare gli attuali equilibri.
Il numero di smartphone in circolazione continuerà a crescere, tanto che il prossimo anno saranno 4 miliardi i dispositivi attivi, con un incremento del 5% rispetto al 2019. A fare da traino saranno i dispositivi con sistema operativo Android, che però dominerà meno rispetto ad ora. I dati sono snocciolati nella nuova relazione di Strategy Analytics, e la sorpresa è il motivo che gli analisti adducono alla possibile frenata di Android: l’introduzione di Harmony OS, com’è conosciuto il sistema operativo proprietario che Huawei dovrebbe annunciare non appena possibile.
La piattaforma software, il cui sviluppo è iniziato in tempi non sospetti e accelerato per via del bando del Governo Statunitense, dovrebbe essere diffusa dapprima sul mercato cinese (tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020), quindi espandersi gradualmente verso altri mercati esteri. La Cina sarebbe un campione di test ideale per valutare la portata delle prestazioni. Sempre che il divieto di fare affari con Google fosse confermato. Se non lo fosse non è detto che Harmony OS venga pensionato sul nascere, perché l’instabilità dei rapporti USA-Cina potrebbe comunque presagire problemi futuri, da cui sarebbe bene tenersi a distanza. Inoltre, il mercato cinese da solo basterebbe per ridimensionare la diffusione di Android.
Il sunto è che, comunque vada, il mercato smartphone potrebbe vivere una piccola ripresa nel 2020 – probabilmente anche grazie alla diffusione del 5G – ma i due sistemi operativi che al momento dominano incontrastati la scena potrebbero trovarsi a spartire le quote con un terzo competitor. Sono previsioni, al momento non ci sono certezze né sull’annuncio di Harmony OS né sugli sviluppi dell’affaire Cina-USA.