Il numero uno del marchio italiano ha ribadito, in un'intervista all'inglese Autocar, la centralità della mission: mobilità familiare e vetture con ingombri non superiori ai 4 metri e mezzo di lunghezza. Confermato l'ampliamento della famiglia 500, che garantisce introiti più alti, e l'arrivo della nuova Panda nel 2021
“Fiat ha una doppia missione. La mobilità urbana è il nostro core business odierno ma, allo stesso tempo, è sinonimo di trasporto per famiglie. Un assunto vero specie in Europa meridionale”: a elaborare questo nuovo mantra aziendale è Olivier Francois, numero uno del marchio Fiat, che lo ha dichiarato ai microfoni dell’inglese Autocar.
Il manager francese ha delineato meglio alcuni particolari del piano strategico della marca italiana, confermando che alla sua base rimangono i modelli 500 e Panda. La prima sarà proposta in versione 100% elettrica già a partire dal prossimo anno: la presentazione, salvo rettifiche, è programmata per il Salone di Ginevra del prossimo marzo. Il veicolo in questione potrebbe portare al debutto due piccole portiere posteriori con apertura controvento, che lo renderebbero più fruibile e in linea con le esigenze di un mercato che digerisce sempre meno le auto a tre porte.
Non solo, il “cinquino” sarà declinato anche in un’inedita edizione “Giardiniera”, a cinque porte, chiamata a presidiare il cosiddetto segmento C, quello di prodotti come la Volkswagen Golf per intendersi. Spazio alla nuova generazione della best-seller 500X, mentre sembra non verranno sostituite né la 500L né la Tipo: la clientela orfana della prima potrebbe doversi orientare su un’ipotetica versione della 500X a passo lungo, mentre la seconda potrebbe essere rimpiazzata da un suv di medesime dimensioni, che potrebbe condividere la piattaforma (e la tecnologia plug-in hybrid) con altri modelli simili, a cominciare da Jeep Compass e Alfa Romeo Tonale.
“Per il nostro futuro piano di prodotti, abbiamo bisogno del giusto equilibrio tra le due dimensioni”, cioè utilitarie e medie, spiega Francois: “Non ci saranno macchine grandi, nessuna auto premium, nessuna auto sportiva perché non hanno legittimità all’interno del marchio Fiat. Saremo presenti nel segmento C ma non andremo oltre questo. Tutti i modelli siederanno entro 3,5 e 4,5 metri di lunghezza. Abbiamo bisogno di più veicoli elettrici e di più modelli derivati dalla 500, che potremo vendere a prezzi più alti”. Insomma, no a Fiat di lusso in senso stretto, ma sì a proporre dei modelli, quelli della famiglia 500 in particolare, dal listino un po’ più esclusivo.
“Tutti stanno incorporando la tecnologia elettrica in auto costose, come Tesla. Quindi il costo industriale aggiuntivo è diluito. È più difficile farlo nel segmento delle citycar. Ma la 500 ha la forza per farlo. Ci sono molti costi importanti per collocare la batteria, quindi ne useremo una modulare da 100 km di autonomia, che si può incrementare noleggiando o acquistando atri moduli batteria. Solo i segmenti inferiori possono generare centinaia di migliaia di vendite di veicoli elettrici”. Che poi sono quelle su cui Fiat vuole costruire il suo futuro business.
Poi sarà il turno della nuova Fiat Panda, attesa nel 2021: avrà un aspetto molto simile a quello della concept Centoventi (presentata allo scorso Salone di Ginevra) e, un paio di anni dopo, verrà offerta pure in versione elettrica: le sue batterie batterie modulari permetteranno ai clienti di opzionare il battery-pack in base alle proprie esigenze e al proprio portafoglio.