In questi centri, nell'ultimo anno sono morti tre bimbi a causa di infezioni non controllate. I dottori avevano chiesto di aumentare gli sforzi, visto che le condizioni di affollamento facilitano la diffusione di malattie infettive: "Dobbiamo fermare tutto questo e dare una risposta urgente", ha dichiarato Jonathan Winickoff, docente di Pediatra all’Harvard University
Al confine tra Stati Uniti e Messico nell’ultimo anno sono morti tre bambini a causa di infezioni non controllate. Ma nonostante i medici abbiano chiesto di aumentare gli sforzi, il governo americano ha deciso che non fornirà più i vaccini antinfluenzali alle famiglie di migranti che sono bloccate nei campi di detenzione alla frontiera.
“Le morti infantili per influenza sono eventi rari – afferma alla Cnbs Jonathan Winickoff, docente di Pediatra all’Harvard University – Il tasso di mortalità negli Stati Uniti è di circa 1 su 600 mila casi. Finora, tre bambini sono morti su 200 mila persone detenute nelle strutture lungo il confine. Dobbiamo fermare tutto questo e dare una risposta urgente”. Winickoff, insieme ad atri medici ed esperti, ha firmato un appello al Governo.
Secondo il docente, “le attuali condizioni in cui si trovano le persone in questi centri di detenzione, molto affollati, facilitano la diffusione di malattie infettive. Contrarre l’influenza indebolisce il sistema immunitario di un bambino rendendo più difficile combattere altre malattie”. “Se le condizioni non migliorano – spiega Julie Linton, presidente dell’American Academy of Pediatrics Council on Immigrant Child and Family Health – molti bambini moriranno inutilmente”.
I dati sui decessi – Nel 2019, 514 persone sono morte durante il loro viaggio migratorio nelle Americhe. E la metà dei decessi, 247 al 15 agosto, è stata registrata al confine tra Stati Uniti e Messico. A denunciarlo è l’Oim, l’agenzia Onu per le migrazioni. Le donne (67 decessi) e i bambini (40) hanno costituito poco più di un quinto di tutte le morti registrate nelle Americhe nel 2019, anche se in diversi casi l’età e il genere delle vittime non sono ancora stati determinati.
Tragico record – L’Oim sottolinea che si tratta di un “tragico record“, in quanto negli ultimi sei anni i 500 morti erano stati superati solamente in mesi successivi ad agosto. Negli anni scorsi, il dato di 500 morti era stato raggiunto a settembre (2016), ottobre (2017, 2018) o dicembre (2015), o, nel caso del 2014, non era stato raggiunto, poiché erano stati registrati solo 495 decessi di migranti in transito nelle Americhe.