Il parco dei divertimenti “Nuovo Rainbow Magicland”, alle porte di Roma, assume 200 zombie. Per candidarsi è sufficiente compilare un modulo d’iscrizione online entro domenica 8 settembre. Le audizioni avranno luogo il 14 e 15 settembre nel “Gran Teatro” del Rainbow Magicland
È la selezione professionale più orripilante di sempre. Uscite dalle vostre tombe, (sur)reali o social, morti viventi! C’è il casting che fa per voi. Il parco dei divertimenti “Nuovo Rainbow Magicland”, alle porte di Roma, assume 200 zombie. Se siete cresciuti a pane e horror, è questa l’occasione che fa per voi. Se volete ravvivare, per assurdo, la vostra esistenza, pure. Lunga, anzi eterna vita a lavoretti truculenti, ma spassosi, così. Anche se saranno scelti solo i figuranti più “talentuosi e convincenti, capaci di seminare il panico”. Magari a passo di bradipo.
AAA, cercasi “zombie, vampiri, clown terrificanti e mummie resuscitate desiderose di inseguire e terrorizzare i temerari ospiti che durante i fine settimana di ottobre, a partire dal 12 e il 31 ottobre”, giorno comandato del supremo Halloween, “si avventureranno nel parco”. Lo staff da paura avrà mandato e libertà di far venire la strizza in cinque appositi percorsi del terrore: l’Haunted Hotel e Zombie Attack, Doomed Circus, Vampire Dungeon e La Maledizione di Tutankhamon. Certo, il rischio di comicità involontaria è costantemente in agguato. Ma è sempre meglio non scherzarci troppo con i redivivi, i revenants cerei (di cerone) in viso e con gli occhi iniettati di sangue.
Per candidarsi è sufficiente compilare un modulo d’iscrizione online entro domenica 8 settembre. Le audizioni avranno luogo il 14 e 15 settembre nel “Gran Teatro” del Rainbow Magicland. La giuria, di “respiro internazionale”, sarà formata da mortalissimi professionisti del make-up. La spunteranno gli aspiranti più spaventosi per trucco, parrucco, determinazione e attinenza al ruolo. “Non sono necessarie esperienze precedenti o doti scenografiche” assicurano gli organizzatori. E nemmeno brama di carne umana. Ma l’essere stato dark o emo in gioventù, il possedere un immaginario costellato di messe nere e black metal e l’aver visto e rivisto qualche classico del genere (da George Romero a Wes Craven e Jim Jarmush, fino all’antenato “Il gabinetto del dottor Caligari” del 1919), non potrà che aiutare. I fortunati ingaggiati otterranno un contratto di lavoro terreno a tutti gli effetti. Zombie di tutt’Italia, svegliatevi, e candidatevi.