Parliamo spesso dell’utilità delle Intelligenze Artificiali e delle tecnologie per il riconoscimento biometrico a scopo di sicurezza. In Cina c’è stata la dimostrazione del grande potenziale di queste soluzioni tecnologiche: la Polizia ha potuto individuare e arrestare un assassino proprio grazie al riconoscimento facciale, a quello vocale e, soprattutto, all’Intelligenza Artificiale avanzata che era dietro a entrambi.
I fatti sono accaduti nella provincia del Fujian, dove un uomo ha ucciso la fidanzata e ha tentato di prelevare denaro tramite un’app chiamata Money Station, che utilizza il riconoscimento facciale per identificare i clienti. L’assassino aveva tentato di ingannare il sistema, ponendo allo scanner il volto della fidanzata uccisa. Peccato che durante la procedura di riconoscimento, l’app chiedesse al soggetto di sbattere le palpebre. Non solo, l’app utilizza anche un sistema di riconoscimento vocale.
C’è voluto poco perché l’Intelligenza Artificiale dietro al software si accorgesse che gli occhi della donna non si muovevano, e che era un uomo a tentare di prelevare i soldi, spacciandosi per donna. A questo punto è scattato un allarme e sono subentrati gli operatori umani a controllo manuale: hanno avvisato le autorità che, anche grazie al GPS dello smartphone, hanno individuato e bloccato l’assassino prima ancora che riuscisse a sbarazzarsi del corpo.
Quanto accaduto dimostra quanto l’efficacia della tecnologia dipenda dall’uso che gli esseri umani ne fanno. I sistemi di sicurezza dell’app Money Station erano stati creati per scongiurare furti di denaro, sono stati determinanti per catturare un criminale. Questo non mette al riparo dai rischi di usi distorti illegittimi e dalla capacità dei computer, ancora fallibile, di riconoscere efficacemente i volti.