Mediazioni in corso tra i due partiti per formare l'esecutivo giallorosso. Da sciogliere il nodo del presidente del Consiglio: il segretario dem chiede discontinuità, ma una parte consistente del partito gli chiede di non escludere il premier uscente a priori che da Biarritz chiude a un'ipotesi bis con Salvini. Marcucci (Pd): "Senza veti daremo governo al Paese". Intanto il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk ha fatto il suo endorsement per l'ex premier: "Conte uno dei migliori esempi di lealtà in Europa". Colloquio fitto e cordiale tra il premier dimissionario e Trump. Mentre lo stato maggiore Pd ragiona sul nome che sarebbe gradito: quello del presidente della Camera
Secondo giorno di trattative tra Pd e 5 stelle per trovare un accordo sul governo giallorosso. Il nodo, messo sul tavolo venerdì da Luigi Di Maio alla cena con Nicola Zingaretti, rimane quello del premier. Il M5s vuole la riconferma di Giuseppe Conte, ma il segretario dem insiste sul fattore “discontinuità” che dovrà caratterizzare la nuova squadra. E l’ex presidente del Consiglio, arrivato a Biarritz per il G7, ha rotto un silenzio che durava da martedì, giorno in cui ha rassegnato le dimissioni, chiudendo definitivamente a Salvini. “Quella con la Lega – ha detto – è un’esperienza politica che io non rinnego” ma allo stesso tempo “è una stagione politica chiusa che non si potrà riaprire più per quanto mi riguarda”. Parole che Renzi ha subito commentato su Twitter: “Salvini ha chiesto pieni poteri, ma rispetto a 15 giorni fa adesso è anche in un angolo, quasi ko. Mi auguro che adesso prevalga la responsabilità. E che si pensi all’Italia, non all’interesse dei singoli“. Proprio mentre continuano i contatti tra le parti, è arrivato l’endorsement a Conte del presidente del Consiglio europeo Donald Tusk: “È uno dei migliori esempi di lealtà in Europa“, ha detto dal G7, “su di lui posso dire solo cose positive“. E a Biarritz Conte ha parlato per una decina di minuti con Donald Trump: un colloquio molto fitto, durante il quale il tycoon ha testimoniato molta considerazione e attenzione personale nei confronti del premier dimissionario, assicurando che per lui sono importanti i rapporti personali che vanno al di là degli incarichi.
Pd, si allarga il fronte di chi chiede di considerare l’ipotesi Conte – Dentro lo stesso Partito democratico, la spinta a non scartare l’ipotesi del presidente del Consiglio dimissionario è sempre più forte e si estende anche all’ala non renziana. Il primo a parlare oggi è stato il capogruppo al Senato Andrea Marcucci: “Senza veti e ultimatum daremo un governo a questo Paese”, un messaggio ai grillini, ma anche e soprattutto ai suoi.
Vertice nel Pd, Zingaretti e i suoi fanno l’ipotesi Fico – Dopo le dichiarazioni di Conte dal G7 in Francia, Zingaretti ha riunito lo stato maggiore del Pd in un vertice informale, per ribadire le ragioni del suo no all’ipotesi di confermare il premier uscente. Il segretario ha ribadito ai suoi le stesse condizioni degli ultimi giorni, nel segno della “discontinuità e della svolta”. E di conseguenza ribadendo l’idea di un cambio di premier. Con la formalizzazione – è questa la novità, confermata al Fatto – di un nome alternativo che sarebbe gradito ai dem: quello di Roberto Fico, presidente della Camera e anima di sinistra nel Movimento 5 Stelle. Anima, però, minoritaria, che sarebbe fortemente a rischio in un’eventuale votazione da parte degli iscritti sulla piattaforma Rousseau. Non solo. Si tratta di un profilo che, prima ancora del suo esordio al governo si presterebbe ai cannoneggiamenti da parte della Lega, visti gli scontri continui con Salvini (e spesso con le posizioni del governo gialloverde nel suo complesso) espresse da un anno a questa parte. Finora, in ogni caso, i 5 Stelle non hanno modificato la loro posizione. Nella giornata di sabato non ci sono state dichiarazioni, né sono filtrate indiscrezioni dal quartier generale di Di Maio, a conferma che la linea per Conte premier resta l’unica in esame. Un silenzio che avrebbe contribuito ad accrescere l’irritazione di Zingaretti, portandolo allo sfogo con i suoi e, appunto, al nome alternativo.
M5s, Bugani: “Non dobbiamo avere paura del voto”. Brescia: “Rassegnatevi, mandato dell’assemblea è chiaro” – Ad esporsi in mattinata sono stati i grillini Massimo Bugani e Gianluigi Paragone, che continuano a predicare “prudenza” e chiedono non si abbia paura del ritorno alle urne. A loro ha replicato il deputato Giuseppe Brescia, noto per la sua vicinanza a Roberto Fico: “Dovrebbero fare silenzio e rispettare il lavoro che sta facendo Di Maio in questa fase così delicata. Il mandato dell’assemblea è chiaro, rassegnatevi”.
Lega, Salvini insiste. Centinaio: “Rifacciamo il contratto” – Sul fronte opposto, Matteo Salvini insiste e se da una parte ribadisce che la strada maestra è “il ritorno alle urne”, dall’altra cerca di rilanciare l’apertura ai 5 stelle. Il forno c’è, ma sicuramente per il momento il leader Di Maio ne sta lontano. Anche perché è sceso in campo lo stesso Beppe Grillo per spingere sul Conte bis e ricordare ai più prudenti dei suoi che la carta da spingere ora è l’alleanza con i democratici. Il Carroccio però si muove. Tanto che, secondo alcune ricostruzioni dei quotidiani, si sarebbe spinto fino a proporre a Luigi Di Maio la poltrona di premier. Un’offerta a cui però i 5 stelle credono poco. Intanto il ministro per l’Agricoltura leghista Marco Centinaio, intervistato da La Stampa ha rilanciato sulla possibilità, addirittura, di riscrivere il contratto: “Penso ci siano ancora margini”. E ancora: “Un nuovo contratto? Perché no”.
CRONACA ORA PER ORA
20.58 – Trump a Conte: “I rapporti personali vanno oltre gli incarichi”
Il presidente americano Donald Trump, appena giunto alla cena di apertura del G7, si è fermato a parlare per una decina di minuti con il premier Giuseppe Conte. Un colloquio molto fitto, si apprende da fonti di Palazzo Chigi, durante il quale il tycoon ha testimoniato molta considerazione e attenzione personale nei confronti del professore, assicurando che per lui sono importanti i rapporti personali che vanno al di là degli incarichi. Tutti i leader sono stati accolti dal padrone di casa Emmanuel Macron insieme alla moglie Brigitte prima della cena di lavoro.
20.05 – Berlusconi: “Coalizione Pd-M5s trova convergneze sulle idee della sinistra più fallimentare”
19.56 – Fonti Lega: “Che tristezza, Conte passa subito al Pd”
“Lo stesso Conte che per un anno ci ha aiutato a fermare i barconi e a chiudere i porti, in una settimana passa dalla Lega al PD? Che tristezza”. Così fonti della Lega commentano all’Ansa le parole del premier Conte.
19.03 – Fonti parlamentari all’AdnKronos: “Prima o poi dovremo votare su Rousseau per decidere sull’accordo col Pd”
È quello che riferisce una fonte parlamentare di primo livello all’agenzia. Negli ambienti vicini all’Associazione Rousseau viene fatto presente all’Adnkronos che Davide Casaleggio “vede sempre bene il voto” sulla piattaforma della democrazia diretta grillina, ma, è il ragionamento, “a indirlo è il capo politico”. A chiedere esplicitamente una consultazione online è stato il senatore Gianluigi Paragone, mentre la deputata Carla Ruocco, sulla possibilità di far votare gli iscritti, ha dichiarato: “Di fronte a una crisi di governo che corrisponde a un momento decisivo per il futuro del Paese è un nostro preciso dovere rispettare le procedure costituzionali”.
19.03 – Renzi: “Salvini quasi ko, adesso responsabilità”
“Salvini ha chiesto PIENI POTERI ma rispetto a 15 giorni fa adesso è anche in un angolo, quasi ko. Mi auguro che adesso prevalga la responsabilità. E che si pensi all’Italia, non all’interesse dei singoli”. Lo scrive su Twitter il senatore del Pd Matteo Renzi dopo il discorso di Conte da Biarritz.
18.59 – Vertice Pd “per fare il punto della situazione all’indomani dell’incontro tra Nicola Zingaretti e Luigi Di Maio”
Riunione dello stato maggiore del Pd, in una casa del centro di Roma. A partecipare al vertice c’erano gli esponenti della mozione della maggioranza interna Dem: Paolo Gentiloni, Dario Franceschini, Marco Minniti, Paola De Micheli, Andrea Orlando, Maurizio Martina, Piero Fassino e Gianni Cuperlo. La riunione è terminata poco dopo le 18. La riunione, ha spiegato uno dei partecipanti, è servita “a fare il punto della situazione all’indomani dell’incontro tra Nicola Zingaretti e Luigi Di Maio”.
18.58 – Marcucci (Pd): “Bene Conte, aiuta a fare chiarezza”
“Le parole di Conte aiutano a fare chiarezza. Bene che l’esperienza con la Lega sia finita e non ripetibile. Accolgo il suo invito a lavorare ad un progetto riformatore e a non fermarsi sui nomi”, ha detto il capogruppo dem commentando l’intervento di Conte.
18.37 – Conte: “M5s-Lega, per me esperienza politica che si è chiusa”
“Non è una questione di persone ma di programmi”. Conte, parlando brevemente con i giornalisti a Biarritz, ha detto che quella con la Lega “è un’esperienza politica che non rinnego” ma allo stesso tempo, aggiunge, “ho spiegato anche con dovizia di particolari che per me è una stagione politica chiusa e non si potrà più riaprire”. Chiude dunque a un nuovo esecutivo gialloverde, e sottolinea: “Quello che posso augurarmi per il bene del Paese è che le forze politiche che stanno lavorando per dare prospettive all’Italia stiano lavorando bene” e vista la sua esperienza diretta di governo, dice, “credo di potere indicar i temi di cui il paese ha bisogno”. Poi ha elencato i temi secondo lui più importanti: “Economia circolare, riformare il Paese e disegnarlo oggi come lo vogliamo tra qualche decennio e lo costruiamo oggi. Piano di investimenti molto più robusto. Dobbiamo lavorare per rendere il Paese sempre meno permeabile alla corruzione. Serve un grande progetto riformatore”, che include un piano per gli “investimenti” e l’obiettivo di “lavorare per rendere il paese sempre meno permeabile alla corruzione”. Infine ha evidenziato l’urgenza di “ribadire l’importanza e il prestigio” dell’Italia nel corso del summit, dove verranno affrontati anche “temi molto importanti che ho coltivato in 14 mesi di governo: diseguaglianze, ambiente, biodioversità e commercio”.
18.16 – Fontana: “Penso che ci sia speranza nella trattativa coi 5 Stelle”
C’è una speranza nella trattativa col Movimento 5 stelle per proseguire al governo insieme? “Penso proprio di sì, però non me ne sto occupando io”. Così risponde il ministri Lorenzo Fontana ai cronisti che lo interpellano al suo arrivo a casa di Salvini. L’apertura di Di Battista? “Vuol dire che ha riflettuto e evidentemente ci sono compagni di strada peggiori…”. È un segnale politico? “Senz’altro, ora vedremo cosa accade. Non dipende ovviamente solo da noi”, sottolinea Fontana. Quanto alla eventuale disponibilità della Lega a un nuovo governo con M5S e Conte premier, Fontana risponde: “Dovrebbe chiarirsi con Salvini quantomeno ma parliamo di una cosa che è molto di là da venire”.
17 – Pd: “Domani alle 15 tavoli di lavoro”
Il coordinatore della segreteria dem Andrea Martella in una nota fa sapere che domenica 25 agosto “si riuniranno alle 15 i sei tavoli di lavoro per il programma sui dossier da portare al confronto con il M5S. Prosegue il lavoro sulla definizione degli obiettivi programmatici, dalle istituzioni all’economia, dal welfare allo sviluppo sostenibile, partendo dalle priorità fissate nel documento approvato all’unanimità dalla direzione, che ha dato mandato al segretario Zingaretti di verificare le condizioni per la nascita di un esecutivo di legislatura”.
16.50 – Conte a Biarritz per il G7: “Fasi delicate per il presente e il futuro dell’Italia”
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, arrivato a Biarritz per il G7 ha postato un messaggio su Facebook. “Sono fasi delicate per il presente e il futuro della nostra Nazione che, però, non possono farci distogliere lo sguardo dalle grandi sfide globali che inevitabilmente si riflettono anche sul nostro Paese. Sfida – ha proseguito – che investono l’economia, il commercio, la sicurezza, la politica estera, con particolare attenzione allo sviluppo sostenibile, alla lotta ai cambiamenti climatici e alla tutela dell’ambiente. Siamo fortemente preoccupati da quanto sta accadendo in Amazzonia, il polmone verde del mondo, devastata dai roghi. Si tratta di temi che in questi 14 mesi sono stati sempre al centro dei miei interventi in tutte le sedi internazionali e di cui discuteremo anche nelle prossime ore al G7”.
16.30 – Orlando (Pd) su Twitter: “Conte? Ci sono cose percorribili, altre no”
Cos’ha di nauseante l’ipotesi di un Conte bis con impronta di centrosinistra? “Non c’è niente di nauseante. Ci sono cose percorribili e altre no. L’unica cosa che non si può fare è cambiare ogni 6 ore le carte in tavola”. Così Andrea Orlando, vicesegretario del Pd, risponde a chi lo interpella su Twitter.
16 – Cartabia si sfila dal totopremier: “Intendo portare a compimento l’incarico alla Corte costituzionale”
“L’incarico alla Corte costituzionale, che mi è stato affidato otto anni fa e che si concluderà nel settembre 2020, richiede grande impegno e responsabilità e intendo portarlo a compimento per il valore che la Costituzione gli attribuisce per la vita del Paese e soprattutto per quella di ogni singola persona”. Lo ha dichiarato all’agenzia Ansa Marta Cartabia, vice presidente della Corte Costituzionale, tra i nomi emersi nei giorni scorsi come probabile incaricata premier.
15.30 – Rotondi (Fi): “Con Fi all’8 per cento ci salviamo in 30 (forse 60) alle prossime elezioni. Mai al voto!”
“Cari colleghi, da vecchio scarpone democristiano nonché (forse) decano del nostro gruppo, ho il dovere di fornirvi una lettura democristiana della crisi di governo. Con l’otto per cento di Fi, nel prossimo Parlamento ci saranno da 30 (ipotesi pessimistica) a 60 (ipotesi entusiastica) parlamentari azzurri”. A lanciare l’allarme rosso è Gianfranco Rotondi. Sulla chat azzurra del gruppo della Camera il leader Dc e vicepresidente del gruppo forzista alla Camera, stanotte ha invitato tutti a iscriversi al ‘partito del non voto’ per scongiurare il peggio in casa Fi, ovvero l’estinzione del partito.
15 – Il senatore Cerno (Pd): “Non sarebbe Conte bis ma nuova stagione politica”
“Chi parla di Conte bis sbaglia. Come fu per De Gasperi sarebbe un Conte due. La certificazione di una maggioranza alternativa sta nelle parole di censura alla Lega pronunciate in Parlamento e nella costruzione di un governo con il Pd, che abbia fiato politico. Per il resto i veti e le velleità personali non trovano reale spazio in questa palingenesi della sinistra che tenta di dare un futuro al Paese ancorato nel passato”. Lo dice in una nota Tommaso Cerno, senatore del Partito democratico.
14 – Brescia: “I vari Bugani, Paragone, potrebbero fare silenzio e rispettare il lavoro di Di Maio”
“I vari Bugani, Paragone potrebbero fare silenzio e rispettare il lavoro che sta facendo Di Maio in questa fase così delicata. Il mandato dell’assemblea è chiaro, rassegnatevi”. Lo scrive su Twitter Giuseppe Brescia, deputato M5S e presidente della commissione Affari costituzionali.
13.50 – Orlando (Pd): “Confronto serio, ordinato e senza furbizie è l’unica via”
“L’altro ieri c’erano i 10 punti tassativi. Ieri alle 14 il taglio dei parlamentari. Alle 21 Conte o morte (questione non posta alle 14). Così è molto complicato…..Un confronto serio, ordinato e senza furbizie è l’unica via per dare un governo al Paese”. Lo scrive in un tweet il vicesegretario del Pd Andrea Orlando.
13.35 – Tusk: “Uno dei migliori esempi di lealtà in Europa”
Riconoscimento di Donald Tusk a Giuseppe Conte. Il presidente del Consiglio europeo ha definito il premier dimissionario “uno dei migliori esempi di lealtà in Europa”. “E’ sempre difficile difendere gli interessi nazionali e trovare soluzioni europee ma su di lui posso dire soltanto cose positive”, ha detto Tusk, in una conferenza stampa a Biarritz prima dell’inizio del vertice del G7.
13.30 – Delrio (Pd): “Sulle priorità del Paese e delle famiglie serve vera discontinuità”
“Sulle priorità del Paese e delle famiglie serve vera discontinuità”. Lo dichiara il capogruppo democratico alla Camera, Graziano Delrio. “Cambiare agenda -continua- significa smettere la guerra alla cooperazione sociale, alle ong, ai volontari e alle persone che aiutano chi soffre ed è più debole. Contrastare con la massima determinazione il cambiamento climatico e lo sfruttamento del territorio. Agire per abbattere la disoccupazione e mettere più soldi in tasca ai lavoratori. Aiutare le famiglie a crescere i propri figli con politiche efficienti e serie e con scuole di qualità”.
12.55 – Bugani (M5s): “Pd dica sì a Conte. M5s non deve temere voto”
Il Pd dica sì ai 10 punti del M5s e a Giuseppe Conte come premier. A scriverlo, su Facebook, è il socio di Rousseau Massimo Bugani, capogruppo del Movimento 5 stelle in Consiglio comunale a Bologna che, solo poco prima dell’inizio della crisi, aveva annunciato le sue dimissioni dallo staff di Palazzo Chigi: “Noi del voto non dobbiamo avere paura”. “Salvini – dice l’esponente grillino – ci ha follemente cacciati in questa situazione e l’ha fatto come il personaggio della canzone di Vecchioni che ‘si è superato, non si è visto e ha continuato’. Qualcuno ripone le speranze di un nuovo governo nel Pd di oggi e come al solito il Pd è sempre pronto a deluderle tutte. Ancor prima di iniziare il tavolo di ieri, le almeno 10 correnti, in perenne guerra tra di loro, stavano già litigando”.
12.35 – Zingaretti: “Io sono sempre ottimista”
“Credo che questa fase però vada fatta ascoltando e rispettandoci l’uno con l’altro”. Lo ha detto il segretario del Pd, Nicola Zingaretti ai microfoni di SkyTg24. “Mi auguro non esista l’ipotesi del doppio forno”.
12.30 – Zingaretti (Pd): “Governo di discontinuità e svolta per una nuova stagione di crescita”
“Noi crediamo che sia importante aprire con tutte le nostre forze una nuova fase politica, è necessario dare vita ad un governo di svolta, per il lavoro, per la crescita, che affronti la situazione politica con un nuovo modello per aprire una nuova stagione. Per questo abbiamo chiesto un governo in discontinuità con quello che ci ha visto tra gli oppositori. Per quanto riguarda i punti programmatici presentati, siamo disponibili e aperti ad ogni tipo di confronto. La sede nazionale del Pd è aperta e continueremo a lavorare per cercare di aprire una nuova stagione politica”. Lo scrive su Facebook il segretario del Pd Nicola Zingaretti.
12 – Sassoli (Pd): “E’ interesse dell’Italia presentare presto un nome per il commissario Ue”
“E’ un interesse dell’Italia presentare presto personalità per un ruolo così importante. Non ci sono pressioni” da parte di Bruxelles “c’è un percorso che naturalmente dovrà avviarsi nel mese di settembre e speriamo che il governo italiano sia pronto a indicare un proprio rappresentante”. Lo afferma David Sassoli (Pd), presidente del Parlamento europeo a proposito della scelta del commissario europeo da parte dell’Italia. “Un’Europa che non ha un’Italia all’altezza di questa fase di avvio della legislatura europea perde qualcosa. Non è una pressione, è una necessità”, conclude Sassoli rispondendo ai giornalisti prima del suo intervento al Meeting di Rimini.
11.36 – Boschi (Pd): “Solo Zingaretti può cambiare idea su Conte”
“Nel momento in cui il segretario, che sta seguendo la trattativa con il Movimento 5 stelle, ha espresso una posizione (sul governo Conte bis, ndr), credo che soltanto il segretario, eventualmente, possa cambiare quella posizione”. Lo ha detto Maria Elena Boschi rispondendo ai giornalisti al Ciocco, in Garfagnana, dove oggi si conclude la scuola di politica di Matteo Renzi. La deputata è quindi andata verso la sessione a porte chiuse assieme al vicepresidente della Camera Pd Ettore Rosato e al senatore dem Francesco Bonifazi.
11.16 – Marcucci (Pd): “Senza ultimatum e senza veti riusciremo a dare un governo al Paese”
“Ieri con la delegazione del M5s abbiamo stabilito un percorso per arrivare ad un accordo di governo serio e responsabile. Il confronto va avanti esattamente nelle modalità stabilite. Siamo convinti che, senza ultimatum e senza veti, riusciremo a dare un governo al Paese”. Lo afferma il presidente dei senatori Pd Andrea Marcucci. “Chi vuole un accordo serio per il Paese, in queste ore, deve raddoppiare gli sforzi. Vanno emarginati gli incendiari, chi vuole far prevalere piccoli interessi di parte alla necessità di salvare l’Italia dal disastro di una legge di bilancio lacrime e sangue”.