Una delle prime realtà di soggiorno estivo accessibile è quella di San Foca in Salento, dove con il contributo di Aisla ha aperto "La Terrazza Tutti al mare!”. Sul Lago d'Orta c'è La Casa vacanze, realizzata nei locali della scuola elementare di Bagnella. Ci sono poi soluzioni di welfare aziendale che aiutano i caregiver fornendo assistenza con personale qualificato in hotel, noleggiando gli ausili necessari e prenotando i transfer
In Italia non sono tante le strutture accessibili dove le persone con disabilità possono trascorrere le proprie vacanze estive. Un diritto di qualsiasi persona è quello di poter vivere esperienze turistiche senza barriere, eliminando così ogni tipo di esclusione. Questa possibilità assume ancora più valore nel caso in cui la persona abbia un qualsiasi impedimento che non le permetta di fruirne in autonomia, in particolare disabili motori e sensoriali. E anche i caregiver, cioè tutte quelle persone che si occupano di un parente non autosufficiente, specialmente d’estate hanno bisogno di strutture e servizi ad hoc. Ecco alcune soluzioni per organizzare un soggiorno al mare o al lago.
Due esempi virtuosi (e gratuiti) di vacanze accessibili – Una delle prime realtà di soggiorno estivo accessibile per persone con disabilità in Italia è quella di San Foca (Marina di Melendugno) in Salento in cui servizi efficienti e inclusivi affiancano professionalità e efficienza del personale specializzato nell’assistenza ai disabili. L’obiettivo del centro salentino è quello di diffondere la cultura del turismo accessibile al 100% e far vivere una vacanza in piena autonomia per tutti. Un aspetto positivo
Un altro esempio positivo di vacanza accessibile è quello del Lago d’Orta. Si tratta del progetto realizzato dalla Uildm (Unione italiana lotta alla distrofia muscolare) di Omegna, l’amministrazione locale e il distretto scolastico. La Casa vacanze, realizzata nei locali della scuola elementare di Bagnella (Omegna), è aperta al pubblico fino al 26 agosto e offre ospitalità gratuita a persone con disabilità e ai loro accompagnatori. La casa dispone di servizi igienici con doccia, quattro camere da letto da 3/5 posti e di un ampio locale ad uso cucina. A meno di 200 metri si trovano la spiaggia con piscina all’aperto e una discesa per accedere direttamente al lago, dove è disponibile una sedia JOB. Inoltre è presente una pista pedo/ciclabile che costeggia il lungo lago e con la quale si può raggiungere il centro della città di Omegna. Durante il periodo estivo Uildm Omegna organizza anche corsi e uscite in barca a vela attrezzata per persone con disabilità.
Come organizzare il soggiorno estivo insieme al familiare non autosufficiente – Per i caregiver, “pensare alle vacanze significa organizzarsi per avere una pausa dall’impegno quotidiano di cura verso un familiare anziano o con disabilità. Questo genera non poca preoccupazione. Chi è in grado di aiutare queste persone? Un sistema adeguato di welfare aziendale può essere la risposta”, dice a Ilfattoquotidiano.it Francesca Rizzi, ad di Jointly, azienda con una rete di oltre 110mila servizi di welfare diffusi su tutto il territorio italiano, realizzati con il supporto di partner certificati per 70 aziende clienti, che vanno da Enel a Vodafone passando per Esselunga, Fastweb e Intesa Sanpaolo, per un totale di 650mila dipendenti. Nel periodo prima delle vacanze il servizio Jointly Fragibilità riceve e indirizza diverse richieste: soggiorni climatici, ricerca e selezione di una badante, RSA per inserimenti temporanei. Uno dei partner principali di Jointly per questo tipo di servizi è Bed&Care: “La nostra azienda è stata la prima a portare sul mercato del welfare aziendale servizi specificatamente pensati per sostenere i caregiver nei periodi di vacanza: offriamo assistenza con personale qualificato in hotel, noleggiando tutti gli ausili necessari e predisponendo i transfer accessibili a volte indispensabili per raggiungere il luogo della vacanza”, dichiara Pier Fabrizio Salberini, amministratore unico di Bed&Care e B&CTravel. Secondo Jointly sono circa 9 milioni i caregiver in Italia e ogni anno oltre 3 milioni di donne rinunciano a una vacanza per assistere un loro familiare con dei bisogni speciali. E il caregiving non è un impegno e responsabilità per soli adulti. Secondo l’Istat in Italia sono almeno 170mila i giovani tra i 15 e i 24 anni che assistono un familiare con problemi di salute.