Si tratta di Angelina Barini, 41enne che avrebbe fornito allo chef una dose mortale contenente Fentanyl. Secondo alcuni siti americani la donna avrebbe anche cercato di coprire la morte del 33enne con l'aiuto di alcuni complici
Una donna è stata arrestata a New York con l’accusa di aver ucciso lo chef italiano Andrea Zamperoni, trovato morto in un albergo nel Queens lo scorso 21 agosto. Il 33enne che lavorava come capo chef da Cipriani Dolci nella metropoli statunitense, avrebbe preso da lei, Angelina Barini, una prostituta di 41 anni, una dose mortale contenente Fentanyl. Secondo i media americani la 41enne avrebbe fornito la droga non solo a Zamperoni, ma anche ad altri due uomini, deceduti rispettivamente il 4 luglio e l’11 luglio.
Secondo le ricostruzioni, la donna avrebbe cercato di coprire la morte di Zamperoni, aiutata da un complice, probabilmente il suo protettore. Nella stanza dell’ostello in cui è stato trovato il cadavere, infatti, c’erano lenzuola sporche di candeggina, una sega elettrica e una valigia vuota. Così, drogato in modo letale e avvolto in un lenzuolo, il 33enne sarebbe rimasto per tre giorni nella stanza dell’ostello. Secondo gli atti dell’accusa, la prostituta insieme con il suo protettore, avrebbero continuato a drogare e derubare i clienti anche dopo le morti degli uomini.
La prima morte risale al 4 luglio all’hotel Astoria, nel Queens, dove la donna è stata catturata dalla videocamera mentre lasciava la stanza dopo il crimine. La vittima è morta di un cocktail letale di alcolici, metanfetamina, cocaina e fentanyl. Il secondo decesso è dell’11 luglio, quando un uomo è stato trovato morto per una overdose di fentanyl in un altro hotel del Queens, dove Barini è stata filmata nuovamente dalle videocamere. La terza vittima è appunto Zamperoni. Anche in questo caso le telecamere del Kamway Lodge hanno filmato la Barini mentre entrava nell’hotel con il 33enne. La donna si trovava ancora nella stanza con il cadavere quando la polizia l’ha fermata la notte del 31 agosto. Interrogata si è detta estranea ai fatti, chiamando in causa il suo protettore e sostenendo di aver visto lo chef solo perché pagata per il sesso. La donna ha poi aggiunto che il giovane ha preso una dose di ecstasy liquida, senza poi risvegliarsi.
La denuncia sulla scomparsa di Zamperoni era stata fatta dopo che il 33enne non aveva fatto la consueta telefonata settimanale alla madre in Italia e non si era presentato al lavoro, dove era sempre puntuale.