Ursula von der Leyen l’aveva annunciato fin da subito: “Chiederò ai capi di Stato e di governo di presentare due persone, un uomo e una donna”. Era questo uno dei punti chiave presentati dalla presidente della Commissione europea, che si insedierà a novembre, subito dopo la sua nomina: la piena uguaglianza di genere nella suddivisione dei portafogli. Ma l’obiettivo di avere una Commissione composta per metà di donne non sembra essere facile, anche se non così lontano. Nel giorno in cui scade il termine previsto dall’Unione per le proposte dei Paesi per il prossimo Esecutivo europeo e in cui iniziano i colloqui con i candidati presentati dagli stati membri, da Bruxelles arrivano voci secondo cui Von der Leyen potrebbe chiedere un rimpasto nella rosa dei nomi di potenziali commissari designati dagli Stati membri.
Dopo i primi colloqui tra i candidati e la presidente eletta, infatti, alcuni nomi non sono più sul tavolo: tra i candidati presentati ci sono, secondo quanto riporta Euractiv, 15 uomini e 12 donne. L’obiettivo di un equilibrio di genere tra i commissari nominati, quindi, non è stato ancora raggiunto, ma non è lontano: è possibile che ad essere sostituiti siano degli uomini per ottenere l’obiettivo della parità. Solo Romania e Portogallo hanno indicato due personalità – un uomo e una donna – tra i possibili candidati, come richiesto da Von der Leyen per semplificare la composizione di una Commissione equilibrata. Tutti gli Stati hanno presentato le loro scelte, all’appello mancano solo la Francia e l’Italia, che però ha annunciato che chiederà il rinvio per l’indicazione del candidato.
Sui tempi previsti, spiega la portavoce dell’Esecutivo comunitario Mina Andreeva, “non c’è una scadenza, a parte quella prevista dal trattato del primo novembre. La composizione finale della squadra dipenderà anche da quando gli Stati membri proporranno i loro candidati. In ogni caso, la presidente eletta sta già andando avanti e iniziando i colloqui con i candidati conosciuti”. “E questo – prosegue – precisamente nello spirito di rispettare la scadenza del primo novembre“, quando la nuova Commissione dovrebbe insediarsi, sostituendo quella uscente, presieduta da Jean-Claude Juncker, il cui mandato termina il 31 ottobre. Quanto all’equilibrio di genere e al dichiarato proposito di avere una squadra composta per almeno la metà di donne, Ursula Von der Leyen “sta lavorando duro per raggiungere l’obiettivo, ma dato che raggiungerlo dipende dagli Stati, non posso dare ancora un aggiornamento”, conclude la portavoce.