È il minimo storico. Il tasso sul titolo di Stato decennale italiano è calato mercoledì fino allo 0,99%, segnando il livello più basso mai raggiunto, per poi risalire poco sopra l’1 per cento. I mercati, nel giorno in cui il Pd e il Movimento 5 Stelle hanno ufficializzato di aver trovato un accordo, sono apparsi ottimisti sulla formazione del nuovo governo giallorosso. Che vedono come una garanzia di posizioni più filoeuropee da parte dell’Italia, di una politica fiscale più prudente sul fronte delle uscite e del tramonto di qualsiasi suggestione su una possibile Italexit. Lo spread Btp-Bund si è ristretto di conseguenza: ha chiuso a 176 punti ma nel corso della seduta è arrivato a scendere sotto i 170 punti base, il livello più basso da maggio 2018. E occorre tener conto che da allora il rendimento del decennale tedesco è crollato da +0,5 a -0,7 per cento.
Quello di oggi è il nuovo minimo dopo quello dell‘1,04% registrato nell’agosto 2016, durante il governo Renzi. Poi era iniziata una progressiva risalita, fino al 3,58% raggiunto nell’ottobre 2018 durante lo scontro con la Commissione europea sulla manovra di bilancio. La discesa di questi giorni è “di per sé un fatto molto positivo, soprattutto per le finanze pubbliche, perché consente notevoli risparmi“, anche se incorpora aspettative pessimistiche su crescita e inflazione, commenta Antonio Cesarano, chief global strategist di Intermonte Sim. Comincia infatti a essere “merce rara” per il suo rendimento positivo, dal momento che, dice Cesarano, “siamo arrivati a circa 17mila miliardi di dollari investiti in bond con rendimento negativo nel mondo, una cifra record nella storia”. Il motivo per cui le curve si stanno muovendo in questa direzione è legato alla riunione della Bce prevista il 12 settembre, quando l’Eurotower potrebbe lanciare un altro Quantitative easing: “E’ sicuramente il motivo principale di questi movimenti”, che riguardano non solo l’Italia, ma tutto l’obbligazionario europeo. Per quanto riguarda l’Italia, invece, “piace l’allentamento della tensione politica e la prospettiva di un governo amico dei mercati, che possa essere ben accolto dalla Commissione Europea“. Detto questo, “mi aspetto che nei prossimi 15-20 giorni il rendimento del decennale scenda ancora sotto la soglia dell’1%, ma i conti si devono fare alla fine, quando la Bce avrà annunciato le sue decisioni”.
L’agenzia Reuters sottolinea che il rendimento dei bond è calato dai 10 ai 14 punti su tutta la curva delle durate. I tassi sui titoli biennali sono crollati al minimo da maggio 2018, -0,2%, e il cinquantennale ha fatto segnare un record verso il basso al 2,31%. In mattinata il Tesoro, come annunciato lunedì, ha collocato in asta 6 miliardi di Bot a sei mesi e il rendimento è sceso in questo caso a -0,217 da -0,210% del collocamento di luglio. La domanda è stata pari a 1,34 volte l’importo offerto, in discesa da 1,46 precedente.
Piazza Affari è stata invece debole per tutta la seduta muovendosi poco sotto la parità, in linea con gli altri listini europei, per chiudere con una variazione pari a zero. Continuano ad essere comprati i titoli bancari, che risentono in positivo dell’allentamento della tensione sui titoli di Stato di cui sono pieni i bilanci degli istituti di credito. Corre Leonardo che chiude con un progresso di oltre il 4,5% grazie alla spinta di Morgan Stanley che ha inserito il titolo tra le proprie “top pick” ritenendo che il gruppo della difesa potrà ulteriormente accelerare sulla generazione di cassa.