Mille scuole statunitensi stanno per adottare la custodia per smartphone prodotta da Yondr per evitare che i ragazzi si distraggano durante le lezioni. I docenti non avranno più bisogno di ripetere come un disco rotto “Metti via il cellulare. Smetti di mandare SMS. Smetti di usare la fotocamera come specchio. Smetti di guardare Instagram“, perché gli smartphone saranno ermeticamente chiusi in una custodia.
La custodia, adottata anche in concerti, mostre ed eventi pubblici di altro genere, funziona in modo semplice: una volta inserito lo smartphone all’interno si blocca e, benché il telefono resti in tasca al proprietario, non è utilizzabile. Per poterlo usare bisogna recarsi all’apposita base di sblocco. Un po’ come i dispositivi antitaccheggio sui capi d’abbigliamento, che si rimuovono con gli agganci installati alle casse dei negozi.
L’idea è semplice, la domanda che resta aperta è perché sia necessario arrivare a tanto, dato che la maggior parte delle scuole ha adottato politiche che vietano o regolano l’uso del telefono durante l’orario scolastico. La risposta è che gli insegnanti si trovano abitualmente a confiscare dispositivi, scrivere note o richiamare gli studenti che usano il telefono a dispetto delle regole.
Nei mille istituti selezionati, ogni mattina, quando gli studenti arriveranno a scuola, dovranno inserire i loro smartphone nelle custodie verdi e grigie. All’uscita da scuola potranno passare alla stazione magnetica di sblocco e tornare a usare lo smartphone. In alcuni istituti si potrà sbloccare lo smartphone in pausa pranzo per allentare la tensione.
Il quotidiano The Guardian ha intervistato alcuni studenti che lo scorso anno hanno partecipato a progetti pilota con Yondr. Un sedicenne, sebbene non entusiasta dell’idea, ha ammesso che quando questa tecnologia era in uso “le persone non erano distratte”. Peccato che le giovani menti più brillanti abbiano già trovato il modo di hackerare la custodia, e hanno pubblicato su Instagram una guida passo passo.