L'attore romano ne ha parlato nella serata in cui l’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Roma lo ha premiato con l’iscrizione onoraria all’albo per le sue approfondite conoscenze mediche
“Io il Fentanyl l’ho provato“. A rivelarlo è Carlo Verdone che, nella serata in cui l’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Roma lo ha premiato con l’iscrizione onoraria all’albo per le sue approfondite conoscenze mediche, ha raccontato la sua esperienza con questa potentissima droga, la stessa che ha ucciso lo chef italiano Andrea Zamperoni a New York.
“Oggi ho letto sui giornali che il Fentanyl è la droga dei giovani. Avevo avuto un’intuizione – ha esordito Verdone -. Nel film che uscirà a febbraio (‘Si vive una volta sola’, ndr) facciamo uno scherzo a Rocco Papaleo, anestesista nella pellicola. Io mi fingo giornalista e gli chiedo cosa ne pensa di questi medicinali che stanno diventando droghe a basso costo per i giovani”. “Io il Fentanyl l’ho provato – aggiunge l’attore romano – quando mi hanno operato al midollo. È come essere in un batuffolo caldo. Attenzione, ci si muore. Lo possono usare solo i medici. Torniamo ai valori -esorta Verdone- quelli che ci sono qui in questa serata”, conclude tra gli applausi del pubblico presente all’arena del Cine Village Talenti.