“Nessun risentimento personale, ma sui risarcimenti non torno indietro”. Maria Elena Boschi dice che voterà “a fatica” la fiducia al ‘Conte due’ sostenuto da M5s e Pd, ma non rinuncia alle querele in sospeso con gli esponenti pentastellati accusati di averla diffamata nel corso degli ultimi anni. In un’intervista al Messaggero, l’ex ministra e sottosegretaria dice che “non rinuncio a nessuna causa” e prova a tenere le distanze dal nuovo alleato.
“Mi sembra molto complicato”, afferma parlando di possibile alleanze o patti di desistenza con i pentastellati alle prossime regionali: “Una cosa è un accordo di governo, altro un matrimonio politico. Non correrei troppo”. Sui futuri ministri, Boschi spiega che “non si commenta mai il totonomine” ma poi si lascia andare a un endorsement a Paolo Gentiloni come commissario Ue: “Ho lavorato per quattro anni con lui. Se sarà il prescelto penso che sarà una scelta di qualità per l’Italia. Ci sono varie persone capaci e competenti che possono avere il profilo adatto, vedremo”. Poi assicura: “Per noi – renziani, ndr – già sarà una fatica votare la fiducia al Governo coi grillini, impossibile anche farne parte. Penso che Zingaretti designerà le donne e gli uomini più adatti”.