È arrivata a New York dopo 15 giorni di traversata atlantica a bordo dello yacht Malizia II di Pierre Casiraghi, che lo ha guidato fino all’altra sponda dell’Atlantico, per partecipare il 23 settembre a un summit sul clima organizzato dall’Onu. E le prime parole di Greta Thunberg negli Stati Uniti sono state contro il presidente americano: “Tutti mi chiedono sempre di Donald Trump. Io dico ‘ascolta la scienza’ e lui ovviamente non lo fa”. L’attivista 16enne svedese, che ha dato vita al movimento Fridays for Future iniziando per prima a scioperare al venerdì davanti al Parlamento di Stoccolma, è stata accolta al suo arrivo nei pressi a Brooklyn con una piccola flotta di 17 barche a vela, una per ciascun obiettivo dello sviluppo sostenibile. Aveva deciso di affrontare il viaggio verso gli Usa a bordo del mezzo di Casiraghi perché a differenza dell’aereo non inquina. È infatti dotato di pannelli solari e di due idrogeneratori elettrici, e non produce emissioni di anidride carbonica.
E dopo il vertice a New York, Greta già prevede di andare in Canada, Messico e Cile per un’altra conferenza delle Nazioni Unite in dicembre. Il suo arrivo coincide con le polemiche sugli incendi boschivi in Amazzonia, col disastro della foresta pluviale in Angola e Congo e a poche settimane dai roghi in Siberia, e con l’ordine di Trump al ministro dell’agricoltura di revocare le restrizioni stabilite 20 anni fa per la foresta nazionale Tongass in Alaska, la più grande foresta pluviale temperata intatta del mondo, che rischia ora diventare terreno di disboscamento, attività mineraria e progetti energetici. “È orribile, la guerra contro la natura deve finire”, dice in una conferenza stampa commentando i roghi in Brasile.
La traversata di Greta e le polemiche – Greta è diventata un simbolo della battaglia contro il climate change dopo che all’inizio dello scorso anno scolastico decise di scioperare ogni venerdì presidiando il parlamento svedese per sensibilizzare i deputati sull’emergenza climatica. La sua iniziativa, rilanciata rapidamente dai media e dai social, ha ispirato migliaia di giovani in tutto il mondo portando alla nascita del movimento Fridays for future. Il suo viaggio transatlantico di 5550 chilometri, insieme al padre oltre che a Casiraghi, è iniziato dal porto di Plymouth, nel sud dell’Inghilterra, il 14 agosto. Nei giorni scorsi le condizioni meteo avevano costretto Malizia II a rallentare ma oggi il veliero di 18 metri è finalmente arrivato a destinazione.
Non senza controversie, soprattutto dopo che un portavoce del co-skipper dello yacht, il tedesco Boris Herrmann, ha riferito al quotidiano berlinese Taz che diverse persone voleranno a New York per riportare l’imbarcazione in Europa. Lo stesso Herrmann tornerà in aereo, mentre Greta non sa ancora come rientrerà. Qualche critica anche sui social. “Un promemoria amichevole: non hai bisogno di trascorrere due settimane in barca per fare la tua parte sull’emergenza climatica. Basta che tu faccia tutto quello che puoi, con chiunque tu possa, per cambiare tutto il possibile. Se lo facessimo tutti, sarebbe sufficiente”, le ha twittato il meteorologo-ambientalista Eric Holthaus.