In questa crisi di governo gli italiani, se si esclude il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, si fidano soprattutto del premier incaricato Giuseppe Conte. A dirlo un sondaggio realizzato dall’istituto di ricerca Quorum/YouTrend per SkyTg24. Il 53,4% degli intervistati, infatti, ha dichiarato avere fiducia nel presidente del Consiglio. Cala invece la preferenza nei confronti dei due vicepremier uscenti, Matteo Salvini, al 31,9%, e Luigi Di Maio al 26,7%. È il Capo dello Stato, però, il più amato: piace al 66 per cento degli italiani. Meno forti i leader del Partito democratico. Solo un intervistato su quattro si fida di Nicola Zingaretti e il 14,6% di Matteo Renzi.
Se si andasse al voto oggi, comunque, escludendo il “partito dell’astensione” (46,5%), il centrodestra unito avrebbe la vittoria in tasca. Del 53,5 per cento che ha già deciso per chi votare, uno su tre sceglierebbe la Lega. Il Carroccio con il 31,9% delle preferenze è però in calo di due punti rispetto ai risultati raggiunti alle europee, ma sommato a Forza Italia e Fratelli d’Italia raggiungerebbe il 47,5 per cento. Pronostici meno positivi per la compagine di governo che sta nascendo: il Pd è al 22,3 per cento e il Movimento 5 stelle al 18,6. Insieme sono al 40,9 per cento se si escludono +Europa (4,1%) e La Sinistra al 2,9%.
Non tutti, comunque, appoggiano i risvolti della crisi di Governo. Il nascente esecutivo Pd-M5s piace solo al 20,6 per cento degli intervistati. La maggior parte, il 42,8, avrebbe preferito andare subito al voto, mentre un italiano su tre pensa che si sarebbe dovuto fare un governo per approvare la finanziaria, per poi votare a inizio 2020. Circa il 6%, invece, avrebbe voluto un nuovo governo, ma sempre gialloverde. In ogni caso, qualora cambiassero radicalmente i rapporti di forza tra i partiti in Parlamento, rispetto a quelli che ci sono ora nel Paese, per il 58,8 per cento sarebbe giusto andare a elezioni anticipate. Contrario invece il 41,2 per cento degli intervistati.
Il sondaggio ha anche chiesto chi sono i leader politici sconfitti e vincitori in questa crisi politica: per il 31,3% il vincitore è Nicola Zingaretti. Seguono Luigi Di Maio con il 28,2% e Matteo Salvini con il 20,9%. Al contrario per il 61,9% il vero sconfitto è proprio il ministro dell’Interno. Mentre uno su quattro pensa che lo sconfitto sia il leader del Movimento. Se si guarda invece all’operato del presidente della Repubblica nella gestione della crisi di Governo, per il 72,7% è positivo, mentre il 23,7 per cento dà un giudizio negativo. Per quanto riguarda invece il giudizio su quanto fatto dal governo uscente, per il 61,2% degli italiani è negativo, mentre il 38,8% dà, invece, un parere positivo.
Sui temi gli intervistati si dividono. Uno su due pensa che il tema del lavoro sia fondamentale. Meno sentita la questione delle tasse, importante per il 19,6 per cento. All’ultimo posto le politiche per la famiglia e per l’infanzia, sentite dal 9,4 per cento degli italiani. Infine, secondo il 69.2% degli italiani è fondamentale prendere provvedimenti per ridurre le differenze di reddito.