“Traditore della patria”. Così Emilio Iacopi, capogruppo della Lega in consiglio comunale a Sarzana, in provincia di La Spezia, ha attaccato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. In un post su Facebook, il politico leghista ha corredato la foto del Capo dello Stato allo status, salvo rimuoverla dopo poche ore. Ma la polemica era ormai scoppiata. E da diverse parti sono richieste di dimissioni del consigliere e un intervento del leader Matteo Salvini.
Prima ne ha chiesto un passo indietro la segretaria provinciale del Pd, Federica Pecunia: “L’offesa da uomo delle istituzioni e delle forze dell’ordine al Presidente della Repubblica è inaccettabile”, ha detto, chiedendo una presa di posizione alla sindaca Cristina Ponzanelli, di centrodestra. Che è arrivata in versione soft: “La polemica politica rispetti sempre le istituzioni”, ha detto annotando che “la responsabilità delle dichiarazioni di ogni consigliere è e resta, in ogni caso, personale”.
Il segretario nazionale di Rifondazione Comunista Sinistra Europea, Maurizio Acerbo, ha chiesto di licenziarlo per il “caso evidente di vilipendio del Capo dello Stato” da parte di un “esponente fascioleghista”. Dal Pd nazionale è intervenuta la deputata ligure, Raffaella Paita, chiedendo oltre alle dimissioni di Iacopi le scuse a Mattarella da parte di Salvini per un “fatto grave e inquietante”.
Il gruppo consigliare della Lega a Sarzana ha però cercato di sminuire l’attacco di Iacopi: “È evidente che Mattarella non ha fatto quello che è nel suo mandato, cioè tutelare gli interessi nazionali”, ha affermato. “Gli unici che dovrebbero avere la dignità di dimettersi sono proprio quelli del Pd, che hanno svenduto l’Italia alla Germania e alla Francia con Renzi e oggi ci riprovano attraverso Conte”.