Alle tensioni tra M5s e Pd seguite all’ultimatum di Luigi Di Maio al termine delle consultazioni con il presidente incaricato Giuseppe Conte, Maurizio Landini, intervenuto alla festa dei 10 anni de Il Fatto Quotidiano, evita di entrare nel merito: “Non compete a me dire su questo, rispetto la discussione in corso, ma penso che sia giusto il momento in cui con serietà ognuno s’assuma le proprie responsabilità ed intendo con questo dire basta campagna elettorale, la smettano. Stan portando il Paese a sbattere. E’ il momento di risolvere i problemi. Chi discute e vuol fare il governo si assuma la responsabilità di portare l’Italia fuori da questa situazione”.
Landini poi ‘bacchetta’ sia M5s che Pd. I pentastellati perché: “quando Di maio era nel precedente governo gli abbiamo presentato una piattaforma complessiva di riforma del sistema fiscale, dove non c’era solo il carcere per i grandi evasori (tra i punti proposti oggi dal capo politico M5s, ndr) e stiamo ancora aspettando una risposta”. I ai dem Landini consiglia la revisione del ‘Jobs Act‘: “Fossi in loro ci riflettere, visto che aver fatto quella legge gli ha fatto dimezzare i voti”