Dalla procura di Genova è partito un secondo dossier inviato al ministero dei Trasporti su alcuni ponti e viadotti che necessitano di manutenzioni straordinarie. Il primo dossier era stato inviato al Mit subito dopo le perquisizioni in Aspi e Spea. L’elenco attuale riguarda in tutto una decina di viadotti ‘da curare’, la metà dei quali in Liguria. Gli altri sono fuori regione e tra questi ci sono il Paolillo sull’A16, il Moro sull’A14 e il Sarno sull’A30.
Dopo il crollo di Ponte Morandi, 43 vittime il 14 agosto 2018, inevitabilmente lo sguardo si è posato sulle infrastrutture di tutta Italia che soffrono di un ‘ammaloramento’, termine tecnico ormai entrato nel lessico quotidiano, ormai cronicizzato. Non è la prima volta che gli inquirenti genovesi inviano al Mit un report sulla condizione di ponti e viadotti. Report che è stato possibile stilare grazie agli uomini del Primo nucleo della Guardia di finanza di Genova che lavorano sulla questione ormai da tempo
Alcuni dei viadotti erano già finiti al centro del secondo filone di inchiesta del crollo del Morandi che nei mesi scorsi aveva portato a nuove perquisizioni e avvisi di garanzia. Per quanto riguarda i viadotti liguri Gargassa, Pecetti (A26), Moro (A14), il pugliese Paolillo (A16) e il campano Sarno (A30), oggetto di indagine da parte della Procura, Autostrade per l’Italia ricorda che “sulla scorta delle informazioni fornite dalle direzioni di Tronco competenti”, ha già inviato lo scorso 4 dicembre 2018 al Mit un report “contenente il dettaglio degli interventi manutentivi già realizzati o in corso, nonché delle verifiche effettuate”.
In nessun caso, scrive Aspi “è stato riscontrato alcun problema riguardante la sicurezza di tali opere che, peraltro, sono state oggetto di verifica anche da società esterne specializzate in tale tipo di monitoraggi, oltre che dai competenti uffici ispettivi del Mit”. Per quanto riguarda i viadotti Bisagno (dal quale tre giorni fa si è staccata la piastra di copertura di un giunto autostradale) e Veilino, “i controlli effettuati internamente e esternamente da società specializzate ne hanno confermato la piena efficienza statica e funzionale. Sui due viadotti sono previsti solo interventi di ordinaria e ricorrente manutenzione conservativa, che la Direzione di Tronco di Genova svolge con regolarità”.