7. Non mancheranno quest’anno al Festivaletteratura i grandi nomi della letteratura internazionale. Su tutti spicca quest’anno la presenza della scrittrice canadese Margaret Atwood nota per il suo impegno ambientalista e femminista, vincitrice del Booker Prize nel 2000 con “L’assassino cieco”. “Da anni l’inseguiamo per portarla a Mantova – spiega Della Casa – e quest’anno finalmente ci siamo riusciti”. Altre grandi presenze internazionali di quest’anno, di ritorno al Festival, saranno Ian McEwan, che chiuderà la rassegna domenica alle 18 in piazza Castello, Jonathan Safran Foer, il Nobel Wole Soyinka, Abraham Yehoshua e il giallista statunitense Jeffery Deaver.
8. La letteratura anglosassone, divisa fra Usa e Uk, troverà ampio spazio anche quest’anno al Festival nel solco della grande narrativa come filo conduttore che unisce i due paesi. Migrazioni, tensioni razziali, contraddizioni irrisolte in salsa americana troveranno espressione nelle parole di autori come Colson Whithead, Premio Pulitzer e già ospite del Festivaletteratura nel 2002. Nel suo ultimo romanzo, “I ragazzi della Nickel” affronta temi caldi negli Usa come i diritti civili e le degenerazioni del razzismo e anche di Joshua Cohen, considerato una delle penne più promettenti della letteratura contemporanea americana, dopo il successo di “Un’altra occupazione” sviscererà un tema assai importante negli Usa come la condizione umana ai tempi della Silicon Valley.