I parlamentari grillini cominciano a esprimersi sui social network in merito al quesito che dalle 9 alle 18 di martedì sarà in votazione sulla piattaforma: "Sei d’accordo che il Movimento 5 stelle faccia partire un Governo, insieme al Partito Democratico, presieduto da Giuseppe Conte?". Unico no finora quello del senatore, il cui voto conterà molto a Palazzo Madama dove una eventuale maggioranza M5s-Pd avrebbe un margine molto risicato
Aspettando Rousseau, i parlamentari del M5s cominciano a esprimersi sui social network in merito al quesito che dalle 9 alle 18 di martedì sarà in votazione sulla piattaforma: “Sei d’accordo che il Movimento 5 stelle faccia partire un Governo, insieme al Partito Democratico, presieduto da Giuseppe Conte?”. Le voci levatesi finora si dicono a favore dell’alleanza con i dem, ma l’unica finora contraria ha peso specifico importante.
“Confido che gli attivisti possano darci fiducia anche questa volta”, ha commentato nei pressi di Palazzo Chigi il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Vincenzo Spadafora.
“Non sono affatto sereno in nessuno scenario possibile, perché ho conosciuto il Pd di Governo e so cosa possa significare – premette Manlio Di Stefano su Facebook – Ma so anche che un futuro governo, senza il M5S, farà al 100% tutte quelle politiche che noi, invece, contrastiamo da anni. Oggi esserci è fondamentale e con un sistema elettorale proporzionale l’esserci sarà sempre condizionato da accordi pre-formazione del Governo. Accordi che in questo caso ci sono e sembrano positivi. A voi quindi la scelta, la mia è di votare sì“, conclude il sottosegretario agli Esteri.
“Come ha ben detto Luigi Di Maio non voglio lasciare il paese affondare, non voglio essere irresponsabile al pari di Salvini, non voglio che questa assurda crisi dovuta alla Lega ricada sui cittadini italiani con notevoli disagi e sacrifici futuri per tutti noi, voterò Sì”, gli fa eco la deputata Azzurra Cancelleri.”Domani voterò Si. Il perché ve lo racconterò presto in un video”, annuncia invece su Twitter il senatore Alberto Airola.
A dirsi d’accordo con la prospettiva di governare il Paese con i dem è stato anche Carlo Sibilia: “Una bocciatura da parte della piattaforma Rousseau è nel novero delle cose – ha spiegato il sottosegretario al termine dell’incontro della componente ministeriale di M5s a Palazzo Chigi – Io però confido che i cittadini capiscano la potenzialità dell’accordo con il Pd e gli diano il via libera“.
Il no arrivato finora ha un peso perché è quello di Gianluigi Paragone, che è un senatore e il cui voto conterà molto a Palazzo Madama dove una eventuale maggioranza M5s-Pd avrebbe un margine molto risicato. “Concordo. (Infatti su Rousseau voterò NO al governo col Pd)”, scrive su Facebook il senatore Paragone pubblicando un link a un articolo de La Verità dal titolo “Di Maio, ultimo baluardo dei grillini anti Palazzo”.