Tesla ha annunciato, per questa settimana, l’inizio dei lavori di aggiornamento delle colonnine di ricarica elettriche Supercharger che si trovano in Europa. Queste, infatti, saranno portate a 150 kW di potenza, dai 130 kW supportati ora: 20 kW di potenza aggiunta a tutta la rete europea di ricarica veloce che, stando a quanto precisato dall’azienda di Elon Musk, dovrebbe essere pronta e aggiornata in appena una settimana.
Le stazioni di ricarica Supercharger di Tesla sono ad uso esclusivo dei proprietari dell’elettrica di lusso: alle colonnine super veloci potranno fare rifornimento auto Model S, Model X e Model 3 (sia long range che performance), purché abbiano il software aggiornato con On-route Battery Warmup. Si tratta del sistema che, in prossimità della stazione di ricarica impostata come tappa sul navigatore, comincia a preriscaldare le batterie dell’auto così da velocizzare il tempo di ricarica almeno del 25%.
Per la rete di rifornimento europea targata Tesla, l’aggiunta di 20 kW alle Supercharger (di tipo V2) non è l’unica novità: infatti il costruttore di Palo Alto ha anche fatto sapere che entro la fine dell’anno arriverà la prima Supercharger V3 da 250 kW, stazione che al momento si trova solo nei due stabilimenti californiani di Fremont e Hawthorne inaugurati prima di questa estate.
Per il momento, in Italia sono 30 le stazioni di ricarica Supercharger che si traducono il 250 postazioni totali, ma la mappa delle strutture è in continuo aggiornamento: le ultime due ad essere state aggiunte si trovano a Tarquinia, in provincia di Viterbo, e a Borca di Cadore, in provincia di Belluno, sulla direttrice per Cortina. Tra la fine di quest’anno e il 2020 si aggiungeranno anche Genova, Alessandria, Torino, Bardonecchia (Torino), Cesena (Forlì-Cesena), Como, Udine, Adda Nord (Bergamo), Rho (Milano) e Vicenza, per quanto riguarda il nord della penisola.
L’ampliamento della rete interesserà, però, anche le regioni del centro e quelle del sud, isole comprese: sono in arrivo le stazioni sulla Roma Ovest (vicinanze dell’A91 Roma-Fiumicino), a Civitavecchia, Aprilia (Latina), Carsoli-Oricola (uscita dell’A24), Perugia, Grosseto; e poi ancora infrastrutture anche in Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna (Olbia e Oristano).