Morti durante il loro primo giorno di scuola elementare. È quanto successo ieri a Chaoyangpo, nella provincia cinese di Hubei, dove un uomo di 40 anni armato di coltello è entrato in una classe uccidendo otto bambini e ferendone altri due. A riferirlo è la polizia locale che però non dà ulteriori dettagli. Ancora da chiarire, quindi, le modalità dell’attacco e la gravità dei feriti. Il presunto omicida, di cognome Yu, è stato subito fermato e arrestato. Il 40enne, secondo quanto riferito dal quotidiano Global Times, era uscito di prigione lo scorso giugno dopo aver scontato una condanna a otto anni per tentato omicidio.
Il governo locale ha sottolineato che sta facendo “ogni sforzo” per organizzare il trattamento dei feriti, inclusa la possibilità di offrire una consulenza psicologica. Alcuni dei feriti sono stati trasportati all’Ospedale Centrale di Enshi Tujia, mentre altri alla prefettura autonoma di Miao, come ha riferito un sanitario.
Non è il primo attacco del genere in Cina. Frequenti infatti le incursioni in asili e scuole di uomini armati di coltello o bombe artigianali. Ad aprile un uomo armato di coltello aveva ucciso due persone e ne aveva ferite altre due in una scuola elementare. I feriti erano studenti, anche se non era stata resa pubblica l’età. Lo scorso ottobre una donna aveva aggredito e ferito con un coltello 14 bambini di un asilo nella provincia sud-occidentale del Sichuan. E ancora, nell’aprile 2018, un uomo aveva ucciso, sempre usando un coltello, nove studenti delle scuole medie mentre stavano tornando a casa.