Un ordine di 385 crocifissi in vista dell’avvio dell’anno scolastico. A commissionarlo è stato il comune di Ferrara, dal 9 giugno guidato dal sindaco leghista Alan Fabbri. L’amministrazione, dopo aver fatto un censimento sul numero di aule che ne sono sprovviste, ha adottato provvedimenti per inserirne uno tra gli arredi di ogni ambiente delle scuole di sua proprietà. La scelta della giunta, la prima di centrodestra in una città che per più di 70 anni è stata dominio incontrastato della sinistra, ha subito ricevuto le lodi del leader della Lega Matteo Salvini e della Diocesi, scatenando invece le critiche del Pd regionale.

I “modelli base” dei crocifissi – croce in legno e corpo in lega di metallo argentata – sono stati ordinati alla ditta riminese Semprini e, secondo quanto riportato da Il Resto del Carlino, costeranno all’amministrazione 1.703 euro. La loro consegna negli uffici comunali di Ferrara era prevista per ieri, 2 settembre. I crocifissi saranno poi distribuiti in nidi, materne, scuole elementari e medie pubblici. “Quando ci siamo insediati abbiamo iniziato a conoscere i dirigenti e ho saputo che non in tutte le aule c’erano i crocifissi – ha spiegato Dorota Kusiak, assessore alla Pubblica istruzione – Le scuole ci hanno comunicato il numero di aule sprovviste e abbiamo raccolto il fabbisogno”.

“Senza fare clamore posizioniamo un crocifisso. Crediamo sia simbolo, oltre che religioso, d’identità storico-culturale, di pace e di amore, aperto a tutti e legato alle nostre radici cristiane e al rispetto delle tradizioni”, ha spiegato al quotidiano bolognese il primo cittadino, che ha detto di essere un “non praticante”, e di aver fatto la stessa cosa anche quando guidava il comune di Bondeno, sempre in provincia di Ferrara. Fabbri ha scelto di avviare l’ordine “in questo momento in cui le scuole sono chiuse e nel silenzio per evitare strumentalizzazioni, attacchi o esaltazioni”.

Una scelta non condiviso dal Partito democratico, anche al livello regionale. “La Lega che mette i crocefissi nelle scuole è espressione di una impressionante ipocrisia se si tiene conto della disumanità di tanti provvedimenti dell’ex ministro dell’interno Salvini”, ha commentato il segretario dem dell’Emilia Romagna, Paolo Calvano. “Per rispetto delle persone credenti – ha aggiunto – penso che la dovrebbero smettere di usare la religione come strumento di propaganda politica”.

A lodare l’iniziativa sono state invece la Diocesi di Ferrara e il leader del Carroccio. Salvini è intervenuto con un tweet, complimentandosi con Fabbri: “Bravo al sindaco della Lega di Ferrara, chi dimentica le proprie radici non ha futuro!”.

“Il crocifisso – ha sottolineato il vescovo ferrarese Gian Carlo Perego – prima che un simbolo di identità culturale e religiosa, è la realizzazione concreta dell’amore di Cristo per tutti gli uomini – a partire dagli ultimi – e attende da ciascuno una risposta coerente con ciò che propone”.

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