Il Comune di Genova ha emesso l’ordinanza con cui vieta l’ingresso in centro città ai mezzi da euro 2 in giù, ad eccezione dei “mezzi storici iscritti nei registri nazionali saranno esentati”. Lo stesso sindaco Marco Bucci ha chiarito che saranno esonerate dal provvedimento, già ribattezzato “anti-Vespa”,”anche le due ruote, certo, se si registrano, si metteranno a posto, se hanno le caratteristiche per essere registrate negli elenchi storici”. Il provvedimento prevede anche incentivi per invogliare i genovesi a passare alle due ruote elettriche ed è ritenuto necessario per scongiurare multe dall’Ue, ma ha comunque generato le polemiche dei genovesi.
La Commissione Europea aveva infatti avviato una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia, esortata a intervenire sul problema dell’inquinamento atmosferico. Tra la questioni critiche c’era proprio la Regione Liguria, che non aveva ma avviato misure necessarie per uscire dall’emergenza. A novembre 2018 era quindi scattata una delibera regionale che chiedeva ad alcune città di adeguarsi agli standard attraverso un pacchetto di delibere divise in quattro fasi. Mentre La Spezia e Busalla si erano date da fare, Genova, il certo più critico, era rimasta indietro, tutelata da una proroga dopo la tragedia del ponte Morandi. Con l’ordinanza anti-smog, Bucci, intende quindi imboccare la strada indicata da Bruxelles, seguendo le orme di tante altre città italiane, che hanno chiuso il traffico ai motori più inquinanti già da molto tempo.
“Non vogliamo far buttare via nessuna Vespa, questo tam tam in negativo che si è fatto attorno a uno dei passi avanti che vuole fare Genova per essere una città più moderna al pari delle città europee, proprio non va bene”, ha specificato il sindaco del capoluogo ligure. Il provvedimento di divieto di circolazione, che dovrebbe scattare tra ottobre e novembre, ha subito scatenato le polemiche dei fan di quei mezzi che sono un simbolo della cultura italiana. Ma soprattutto, come era già successo quando se ne era parlato per la prima volta 3 anni fa con l’ex sindaco Marco Doria, ha acceso il malumori dei genovesi, per i quali le due ruote, anche quelle più datate, sono i mezzi privilegiati per spostarsi in città.
Il divieto riguarderà per la precisione le auto a benzina fino a euro 1, i diesel fino a euro 2, i ciclomotori e motocicli euro 0, e i motori euro 0 ed euro 1 a due tempi. Le esenzioni riguardano invece, oltre ai mezzi iscritti ai registri nazionali dei veicoli storici, quelli elettrici, a metano o gpl, trasporto pubblico, forze di polizia e mezzi di soccorso. Il provvedimento anti-smog coinvolgerà il centro città, dalla stazione Principe a corso Torino, lasciando due passaggi, uno a mare e uno a monte, per consentire ai veicoli più datati di attraversare la città. Secondo Bucci il perimetro del divieto di transito ai mazzi inquinanti sarà ampliato nei prossimi anni. Il provvedimento sarebbe quindi un punto di partenza per “arrivare alla completa eliminazione dei mezzi inquinanti” nei prossimi anni, ha spiegato il primo cittadino. Per perseguire l’obbiettivo il comune di Genova ha stanziato mezzo milione di euro in 1.250 bonus da 400 euro, destinati ai proprietari di moto vecchie che compreranno bici o moto elettriche.
“Quello che ci chiede il Sindaco, oggi, è di rinunciare alla nostra Storia. Al nostro essere genovesi”, ha scritto il un lungo post appassionato pubblicato su Facebook l’attore Luca Bizzarri. “I motivi sono validissimi, ha riconosciuto il comico parlando a nome della comunità di vespisti della città. Ammette infatti che qualche volta accenderà ancora la sua Vespa, magari in giardino “perché è la mia Vespa, mi ha visto andare al Liceo, ha trasportato me, i miei amori, le mie paure. Lì sopra, su quella sella ho viaggiato, pianto, fumato, mi ci sono baciato, ci ho litigato”. Insomma, anche se non mette in dubbio la lungimiranza del provvedimento, aggiunge che “se Genova sarà un po’ più inquinata da ora in poi, sarà colpa mia“.