L’esperta di design è interessata al diamante vibrante, un oggetto dorato piramidale. Vive a Dubai, è in partenza. Chissà se in aeroporto confischeranno il suo portafortuna segreto. Negli Emirati Arabi gli oggetti di piacere femminile sono vietati. Accanto a lei c’è la biologa, sulla cinquantina, sposata. E’ rimasta colpita dalla cipria aromatizzata baciabile. Una polvere setosa che rende la pelle luminosa e profumata. La neo mamma più giovane e timida è colpita dalle palline per la ginnastica pelvica, per tornare in forma mentre si sbrigano le faccende quotidiane. Anche la vita sessuale potrà riprendere al meglio. Ma quando la consulente estrae dalla valigia un piccolo ed elegante strumento di ultima generazione, ricaricabile con cavo usb, il gruppetto si fa silenzioso.
“E’ l’ultimo modello di tecnologia – spiega – un vibratorino doppio con diverse sequenze e intensità. Può essere usato singolarmente o in coppia. Sembra un accessorio per cellulare o computer. Si mette in borsa e via”. “Non potrà capitare di sbagliarsi e offrirlo al posto della penna?, chiede una delle ospiti. “Nemmeno per sogno. Ha la sua custodia inconfondibile”. L’imbarazzo lascia il posto a risate, battute e aneddoti di vita: una complicità femminile dimenticata riemerge fra un bicchiere di frizzantino e una tartina. Si raccontano fantasie, desideri, delusioni e aspettative. Come in Sex and the City? No, questa è vita vera.
L’appuntamento con la consulente della Valigia Rossa, prima azienda italiana dedicata al benessere sensoriale delle donne, è alle 19 in una casa privata vicino ad Alessandria. La villa che accoglie il gruppo, sette donne, è bellissima. Fiori, profumi, sdraio sotto la veranda e all’interno un salotto con petali di rosa. La valigia Rossa è l’azienda di Casale Monferrato fondata 10 anni fa da Cristina Luzzi con il supporto di Natalia Guerrero Fernández, psicologa sessuale. “Volevamo creare un progetto innovativo dove le donne fossero protagoniste”, racconta la titolare. Obiettivo il benessere sessuale delle donne. Come raggiungerlo? “Con la consapevolezza di sé stesse, libere dai canoni imposti da cultura, società e media”.
Per Marta (nome di fantasia), alla guida del gruppo, è un secondo lavoro. Sa quando è il momento di far cadere un discorso che imbarazza e quando è il momento di approfondire. Questa sua attività secondaria è giudicata negativamente dallo staff maschile della società dove lavora a tempo pieno. Lei non se la prende: “E’ la conferma che stiamo andando nella direzione giusta”.
“Ci sono ancora molti tabù – spiega Erica Caneva, responsabile media della società – autoerotismo, fantasie erotiche considerate poco romantiche, utilizzo di oggetti, ma anche la condivisione di un film a luci rosse sono spesso soggetti ad autocensura”. Con due lauree, in Scienze della formazione e in Scienze religiose, lavora per La Valigia Rossa sin dal debutto. A Milano. Poi, dal Nord Italia, l’interesse per gli incontri si è esteso al Centro e al Sud. Le consulenti, tutte con formazione specifica, sono un centinaio. Oggi l’azienda fattura quasi un milione di euro e programma l’espansione in Spagna, a Malta e in Svizzera. Nel frattempo in Italia sono nate Rosso Limone, La Chiave di Gaia e la vendita online di MySecretCase. Un settore in crescita.
Laura, la padrona di casa, ha organizzato già diversi incontri. Tra le amiche alcune sono habitué. Altre, come Marinella, insegnante single, sono arrivate per curiosità: “Non sono nata ieri ma non ho mai avuto il coraggio di entrare in un sexy shop anche solo per dare un’occhiata”. La distribuzione sul territorio è diversa a seconda delle regioni: Veneto, Piemonte e Lombardia sono in testa e via via che si scende lungo lo Stivale il numero di consulenti e clienti diminuisce. L’identikit? Dai 25 ai 65 anni con una prevalenza della fascia fra i 35 e i 55 anni di età. La professione? Dalla manager alla casalinga.
“Ci siamo accorte – racconta Erica Caneva – che alle volte manca la conoscenza base della sessualità”. Il punto G? “Oggi si preferisce parlare di area Cuv, argomento da introdurre dopo aver affrontato elementi base della consapevolezza”. Salute sessuale, cosmetica sensoriale, oggetti di piacere. Ma anche lingerie e accessori di seduzione come collarini che sembrano bigiotteria ma si trasformano in strumenti di soft bondage. La parte sex toys arriva alla fine. Da dimenticare i coniglietti di Sex and the City, superati, e gli oggetti realistici. I nuovi strumenti di piacere sono insospettabili: mascara, porta rossetti e cipria, forme che ricordano portafortuna. Amorino è la sorpresa finale. Già dal nome, assicura la consulente, è rilassante e poco impegnativo.
Tra le novità le riunioni per coppie e gruppi misti. Manca ancora quella solo maschile. Fantascienza? “L’atteggiamento e l’interesse degli uomini nei confronti della sessualità è molto cambiato – conclude la fondatrice – non più solo goliardia ma puro interesse per la conoscenza di se stessi e delle donne”. Tempo al tempo.