Aleksandr Korshunov, alto dirigente della società statale russa per la produzione di motori Odk, sarebbe stato bloccato su richiesta degli Usa. Il presidente: "Questo non rende migliori le relazioni"
“In questa situazione abbiamo chiaramente dei tentativi di concorrenza sleale. Questo non rende migliori le relazioni” tra Russia e Usa. È il presidente russo Vladimir Putin in persona a commentare durante il forum economico orientale di Vladivostok una notizia riportata in queste ore dai media russi e rilanciata dalle agenzie di stampa italiana. A Napoli su richiesta delle autorità Usa sarebbe stato fermato Aleksandr Korshunov, un alto dirigente della società statale russa per la produzione di motori Odk accusato da Washington di “spionaggio economico” come riporta l’agenzia Interfax.
Korshunov, 57 anni, secondo il quotidiano Vedomosti è accusato di essersi appropriato illegalmente di documenti della General Electric e di informazioni protette da proprietà intellettuale in modo da utilizzarli per il programma russo Pd-14 per lo sviluppo di un motore per i nuovi aerei civili Ms-21. Secondo il ministero degli Esteri russo, citato dall’agenzia Interfax, Korshunov sarebbe stato fermato il 30 agosto all’aeroporto di Napoli. “L’ambasciata russa – riferisce il dicastero – è in contatto permanente con le autorità italiane e sta continuando ad esaminare la situazione”. Una fonte all’Odk citata dal quotidiano Vedomosti sostiene che Korshunov fosse arrivato in Italia in vacanza con la moglie.
Il manager ha proseguito Putin, “lavora nella costruzione dei motori ed è stato supposto che ha rubato alcuni segreti. Noi sappiamo che l’Odk – o United Engine Corporation (UEC), ndr – ha realizzato un nuovo motore russo. C’è voluto molto tempo per farlo. È il nostro primo prodotto high-tech in 28 anni. Abbiamo firmato un contratto con una società italiana per delle consulenze, è una pratica naturale in tutto il mondo: è un chiaro lavoro commerciale con partner europei. I nostri amici statunitensi – aggiunge – stanno ora dicendo che alcuni americani sono andati a lavorare per quella società e che qualcosa lì è stato rubato. Se è stato rubato, lasciamo che s’indaghi su di loro. Non abbiamo bisogno di rubare nulla: abbiamo fatto tutto con le nostre stesse mani e con le nostre menti, le menti dei nostri specialisti. Le consulenze, lavori congiunti su moderni prodotti high-tech, sono pratiche pubbliche assolutamente naturali e aperte”, ha affermato il presidente russo.
Fonti di polizia fanno sapere che l’arresto è stato eseguito nel rispetto delle normative Interpol con una richiesta internazionale classificata come “red notice”. Il nominativo del manager russo era inserito negli schedari Interpol e per questo è stata data mera esecuzione al provvedimento. La questione che riguarda l’eventuale rogatoria internazionale ora passa a livello dell’autorità giudiziaria. L’uomo è stato bloccato dalla Polaria appena sbarcato da un volo proveniente da Mosca. La Procura della Repubblica di Napoli, contattata dall’Ansa, riferisce di non essere al corrente della vicenda. Dopo le formalità di rito negli uffici a Capodichino il manager, è stato condotto nel carcere napoletano di Poggioreale.