Emergono nuovi particolari dalle indagini sull'omicidio di Mario Rega Cerciello
Andrea Varriale non aveva l’arma perché “quando sei vestito in borghese è difficile nasconderla”. In un verbale del 9 agosto il collega di Mario Rega Cerciello, ucciso con 11 coltellate da un giovane statunitense, il militare racconta anche che non era in possesso dell’arma di ordinanza. Un particolare più volte smentito da inquirenti e investigatori durante la prima fase delle indagini. Una decisione, quella di non portare con sé l’arma – secondo quanto avrebbe spiegato il militare agli inquirenti – legata al fatto che l’attività di controllo delle piazze di spaccio viene svolta in borghese e con un abbigliamento che rende complesso l’occultamento dell’arma.
Intanto secondo quanto ricostruito dagli investigatori nella notte tra il 25 e il 26 luglio scorso i due giovani americani Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjort avrebbero dovuto incontrare il solo Sergio Brugiatelli per procedere allo scambio tra lo zaino rubato e soldi (100 euro). All’appuntamento si presentarono i carabinieri, disarmati e Cerciello probabilmente anche se senza tesserino.
I particolari dell’appuntamento sono stati ricostruiti rileggendo la chat tra Natale e Brugiatelli che dice al giovane di portare i soldi mentre l’altro insiste: “Ti ho detto che devi rivenire da solo”. Sono i minuti che precedono il delitto. E che sono stati ripresi anche in un video finito agli atti dell’inchiesta: nelle immagini si vedono i due giovani perlustrare la zona nervosamente.