Una coppia di Cosenza è stata denunciata con l’accusa di lesioni aggravate nei confronti di un bambino di soli tre anni colpevole, secondo le ricostruzioni, di essersi avvicinato alla carrozzina della loro bimba neonata. Il piccolo, di origini nordafricane, martedì scorso si trovava insieme alla madre e ai due fratelli di 8 e 10 anni in uno studio medico. La donna, vedendo che l’attesa della visita si prolungava, ha dato ai figli i soldi per comprare il gelato e li ha fatti uscire.
A quel punto, in via Macallè, una traversa del centralissimo corso Mazzini, il piccolo si è avvicinato alla carrozzina della bambina incuriosito, ma il padre, secondo quanto raccontato da una testimone, lo ha colpito con un calcio all’addome: “Una scena raccapricciante – ha detto la donna che ha assistito alla scena – Ho visto quel bimbo fare un salto di due metri e accasciarsi a terra. Non potevo credere a quello che stava succedendo. Il mio primo pensiero è stato soccorrerlo”.
Il piccolo è stato immediatamente soccorso dai passanti che hanno chiamato il 118 e allertato la polizia. Il bambino è stato portato nel pronto soccorso dell’ospedale cittadino per gli accertamenti, ma fortunatamente non ha riportato gravi danni. “Non posso credere che un uomo – ha poi aggiunto la ragazza – sferri un calcio ad un bimbo di tre anni solo perché di colore diverso dal suo. Siamo arrivati alla follia. Pensavo che la storia ci avesse insegnato qualcosa e invece ho visto con i miei occhi la cattiveria umana e questo mi ha sconvolto. Per questo ho scritto il post su Facebook, invitando quanti erano lì ad andare in Questura e fornire elementi utili per identificare quell’uomo, che è anche padre. E allora mi chiedo che tipo di educazione impartisce al proprio figlio”. La giovane continua il suo racconto: “Ho dato la mia disponibilità agli inquirenti – spiega – per aiutarli a rintracciare l’autore del gesto. Vorrei infine rivolgere un appello alla mamma di quei tre bambini. Vorrei che mi contattassero per sapere come sta il piccolo, poterlo riabbracciare e aiutarli, qualora avessero bisogno, anche durante il processo, se si dovesse arrivare a identificare quell’uomo”.
Grazie all’uso dei filmati delle videocamere di sorveglianza presenti nella zona, gli agenti della Questura di Cosenza hanno individuato i due coniugi: si tratta di T.D., di 22 anni, e M.V., di 24 anni. I due, adesso, sono accusati di lesioni aggravate.
“Leggo di un raccapricciante episodio di violenza accaduto nei giorni scorsi per strada a Cosenza a scapito di un bimbo di tre anni e la cosa non può che suscitarmi indignazione e sconcerto. Resto sconvolto per le modalità del fatto e perché la circostanza si è verificata in una via del centro della nostra città”, ha dichiarato il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, che ha poi aggiunto: “Qualsiasi sia il motivo, se di natura razzista o di cieca follia – aggiunge – certamente si tratta di un gesto gravissimo che non può trovare alcuna giustificazione, né deve passare sottaciuto. Non possiamo assolutamente tollerare l’odio inconsulto e cruento, specie quando la vittima è un bimbo piccolissimo e specie se tale violenza si verifica a Cosenza, storicamente città di inclusione e accoglienza. Fermo restando che le indagini stabiliranno le effettive responsabilità, esprimo alla famiglia della piccola vittima tutta la mia vicinanza e quella dell’Amministrazione comunale”.