“Caro Matteo Salvini, lo so che stai facendo finta di niente anzi spacci la disfatta per vittoria. Ma io sono stato un leale avversario fin dagli albori, quindi posso permettermi questa missiva aperta, nemico mio”. Inizia così il post Facebook del 4 settembre di Fabio Sanfilippo, caporedattore di Rai Radio1 finito nella bufera per un durissimo attacco nei confronti dell’ex ministro dell’Interno e che ora sarà colpito da un provvedimento disciplinare già annunciato dall’azienda.
Nella “missiva” che invia all’ex vicepremier leghista, il giornalista ammette che “vedere certi post e certe dirette mi fa tenerezza, tipo che vorrei mettere i croccantini o la mousse, se preferisci l’umido. Ma temo sia il tuo guru dei social che ti fa fare queste pessime performance, cacciamolo!”. Poi l’attacco si fa sempre più duro, fino ad arrivare a tirare in ballo la figlia del leader del Carroccio: “Ti sei impiccato da solo e questo è evidente. Io ne sono felice. Vabbè, si era capito. Ora perderai almeno il 20, 25 per cento dei consensi che ti accreditano i sondaggi, lo sai? E che fai? Non hai un lavoro, non sai fare niente, non hai un seggio da parlamentare europeo, hai perso il posto da ministro. Certo stai in Parlamento. Con la vita che ti eri abituato a fare, tempo sei mesi e ti spari nemico mio… Quello che non ti perdonerò è di aver plagiato la mente di due miei nipoti, con i miei figli non ci sei riuscito, cazzo. Ma li recupero, fidati. Mi dispiace per tua figlia, ma avrà tempo per riprendersi, basta farla seguire da persone qualificate”.
Parole che hanno suscitato la reazione, e forti critiche, non solo da parte del diretto interessato, ma anche dai dirigenti dell’azienda pubblica. Intervenuto a In Onda, su La7, Salvini ha dichiarato: “Mi dà fastidio il tweet di un giornalista della Rai in cui mi invita al suicidio tirando in ballo mia figlia e dicendo che le servirà un percorso di recupero. Tu, Sanfilippo, giornalista pagato dagli italiani, ma come ti permetti?”. Poi, durante un comizio a San Gemini, torna sulla questione con più decisione: “Su di me dite quello che volete, ma quando tiri in ballo dei bambini mi incazzo come una bestia, divento cattivo. Come fa questo giornalista della Rai, pagato da voi, del servizio pubblico, a scrivere su Facebook che Salvini entro sei mesi si suicida? E vabbè. E poi dire poverina alla figlia che avrà bisogno di un percorso di recupero. Vergognati schifoso che non sei altro, prendertela con una bambina di sei anni”.
“Le offese a Matteo Salvini pubblicate lo scorso 4 settembre dal caporedattore di Rai Radio1 Fabio Sanfilippo sul proprio profilo Facebook sono molto gravi. Abbiamo appena presentato un quesito in commissione parlamentare di Vigilanza Rai per la verifica dei contenuti di questo post”, ha annunciato il deputato della Lega Massimiliano Capitanio, segretario della Vigilanza. “È chiaro – continua in una nota – che frasi del tipo ‘tempo sei mesi ti spari nemico mio’ vanno ben oltre la libertà di espressione e di critica. Se poi a scrivere certe nefandezze è un giornalista del servizio pubblico radio-televisivo nei confronti di un ministro e parlamentare della Repubblica e, cosa ancor più riprovevole, della sua famiglia, la questione assume contorni più inquietanti. Chiediamo dunque alla Rai quali provvedimenti intende assumere, se Sanfilippo fosse in servizio nel momento in cui ha pubblicato questo post a dir poco vergognoso e cosa intenda fare per regolare una volta per tutte l’uso dei social network da parte dei propri dipendenti”.
L’azienda, in una nota, annuncia di aver “avviato un procedimento disciplinare urgente nei confronti del giornalista di Rai Radio1 Fabio Sanfilippo. L’azienda considera gravissime le affermazioni fatte dal giornalista sul proprio profilo Facebook. All’inizio della settimana prossima la Rai emanerà una disposizione sull’uso dei social da parte dei propri dipendenti”.
Anche l’amministratore delegato Rai, Fabrizio Salini, raggiunto al telefono dall’AdnKronos è duro nei commenti: “Inaccettabile. Ingiustificabile. Gravissimo – ha risposto – La Rai non tollera e non tollererà comportamenti e affermazioni che niente hanno a che fare con i principi di equilibrio, rispetto e civiltà”.
Matteo Renzi ha voluto esprimere solidarietà nei confronti dell’avversario politico per “il post di un giornalista Rai che parla del suicidio di Salvini entro sei mesi e tira in ballo la figlia del leader leghista. La politica non può divenire barbarie. Nell’ultimo mese ho combattuto una durissima battaglia per mandare Matteo Salvini a casa. Credo di aver fatto il mio dovere da cittadino e da senatore. E credo di aver vinto questa battaglia insieme a tante e tanti. Ma proprio per questo rabbrividisco quando leggo il post di un giornalista Rai che parla del suicidio di Salvini entro sei mesi e tira in ballo la figlia del leader leghista”.
L’ex presidente del Consiglio Dem continua dicendo che “c’è un limite di decenza e di rispetto umano che questo giornalista della Rai avrebbe dovuto rispettare. Ho lottato e lotterò sempre contro Matteo Salvini. Ma chi, pagato coi soldi degli italiani, parla di suicidio di un avversario e addirittura tira in ballo una piccola bambina si deve vergognare. La mia solidarietà a Matteo Salvini, alla sua famiglia, alla piccola bimba e alla sua mamma”.
Anche Michele Anzaldi, deputato del Pd e segretario della commissione di Vigilanza, su Twitter ha scritto: “Attacchi caporedattore RadioRai Sanfilippo contro Salvini sono inaccettabili e gravi, come altri episodi contro altri leader. Direttore Cdr e Cda prendano distanze, aprano verifica interna, non si può consentire simili barbarie, in attesa che Vigilanza approvi nuovo codice etico”.