“Domani manifesteremo per dire che questo governo è una enorme truffa e un inganno sulla pelle degli italiani. Se ne fregano totalmente della democrazia, della sovranità e della libertà degli italiani”. Così, ai microfoni de “Il sabato del villaggio”, su Radio Cusano Campus, la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, spiega le ragioni della manifestazione indetta dal suo partito per domani, in occasione del dibattito sulla fiducia al governo Conte bis nell’Aula della Camera.
Meloni puntualizza che la protesta, che pur reca il suo nome (“In nome del popolo sovrano. Tutti in piazza Montecitorio con Giorgia Meloni”) e che consta della presenza della Lega, è assolutamente apartitica e contemplerà solo bandiere tricolori: “E’ estesa a tutti gli italiani schifati da un Parlamento che si chiude in se stesso e che rinnega i principi basilari della democrazia. Quindi, possono venire tutti, anche gli elettori delusi del M5s, visto che sulla piattaforma Rousseau ha votato solo lo 0,5% di tutti gli elettori 5 Stelle delle elezioni politiche del marzo 2018. Mi piacerebbe sapere come la vede sull’accordo con Matteo Renzi il rimanente 99,5% degli elettori 5 Stelle. Quindi, anche loro possono venire in piazza”.
E rivela: “Stiamo avendo addirittura adesioni da ex elettori della sinistra, del Pd. Hanno votato il Pd perché diceva di combattere il M5s e poi se lo ritrova al governo. Qualcuno mi scrive: ‘Ma, insomma, ‘sto partito di democratico non ha più molto’. Insomma, possono venire tutti in piazza. Sono i benvenuti”.
Poi biasima Mattarella: “Non è vero che in una democrazia parlamentare il presidente della Repubblica ha il dovere di conferire l’incarico a una nuova maggioranza, nel senso che non è vero che ha solo quella scelta. Quello che sta accadendo è sul piano costituzionale tecnicamente possibile, ma rimane democraticamente sbagliato. Non è vero che il presidente della Repubblica è il notaio di qualunque maggioranza che si formi in Parlamento. Anzi, di recente abbiamo tirato fuori una serie di testi di diritto costituzionale, di quelli che ci fanno studiare all’università, nei quali ci viene spiegato che, invece, l’istituto dello scioglimento anticipato delle Camere, e quindi dell’indizione di nuove elezioni, è proprio lo strumento – continua – che il presidente della Repubblica ha, quando si rende conto che la maggioranza nata nel Palazzo è troppo distante dalla volontà popolare. E siccome qui lo sanno tutti che l’Italia vuole assolutamente altro, il presidente della Repubblica aveva un’altra scelta. Sarebbe stato, dunque, giusto tornare alle elezioni, anche perché Pd e M5s hanno preso i voti dicendo nella campagna elettorale che si sarebbero combattuti. E quindi quello è stato un voto che è stato truffato. Quello è turlupinare la gente. Prendere i voti dicendo che sei l’alternativa al Pd di Renzi e poi andare al governo con Renzi è una truffa, non è democrazia parlamentare”.
E rincara: “Purtroppo questo non è solo il governo più a sinistra della storia d’Italia. Temo anche che sia il governo più eterodiretto da parte della grande finanza speculativa e delle consorterie europee, che hanno iniziato a festeggiare ancora prima che noi conoscessimo la lista dei ministri. Francia e Germania festeggiano, perché avremo un altro governo-fantoccio che non fa gli interessi degli italiani. Quindi, io sono molto, molto, molto preoccupata”.
Chiosa della deputata su Salvini: “Io avrei aperto la crisi dopo le elezioni Europee, perché sarebbe stato molto più difficile trovare scuse per evitare il voto. Salvini ha sbagliato a tentennare una volta aperta la crisi, tornando sui suoi passi e offrendo addirittura la premiership a Di Maio. E’ stata una cosa incomprensibile che ha indebolito il fronte che chiedeva il voto. Alle consultazioni al Quirinale gli unici che hanno chiesto di tornare al voto in maniera decisa siamo stati noi di FdI. Però, adesso, bisogna rimboccarsi le maniche, perché non mi rassegno al fatto che dobbiamo tenerci questi per 3 anni e mezzo“.