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Eva Longoria rivela: “Sono stata vittima di bullismo sul set di Desperate Housewives, era una vera e propria tortura”

La confessione dell'attrice è arrivata in una lettera scritta come difesa al giudice che si sta occupando del caso della sua amica e collega Felicity Huffman, a a processo per aver corrotto alcuni funzionari per favorire l'ammissione di sua figlia al college

di F. Q.

Le riprese della popolare serie tv Desperate Housewives sono terminate molti anni fa ma solo ora Eva Longoria ha deciso di rivelare di essere stata vittima di episodi di bullismo sul set da parte di una persona di cui non ha voluto fare il nome. La confessione dell’attrice è arrivata in una lettera scritta come difesa al giudice che si sta occupando del caso della sua amica e collega Felicity Huffman, a a processo per aver corrotto alcuni funzionari per favorire l’ammissione di sua figlia al college (reato che ha confessato e per il quale rischia un mese di carcere e 20 mila dollari di multa). Una lettera che sarebbe dovuta rimanere privata ma che la Nbc News ha ottenuto e pubblicato, rendendo noto il racconto di Eva Longoria.

“Quando ho iniziato a lavorare nella serie, ero nuova del giro e me ne stavo seduta in un angolo terrorizzata – inizia a raccontare l’attrice nella missiva di difesa – e Felicity è stata l’unica a venire da me. Mi ha preso sotto la sua ala protettiva e senza di lei al mio fianco non sarei mai stata in grado di sopravvivere ai dieci anni dello show. C’è stato un periodo in cui sono stata vittima di episodi di bullismo da parte di un collega di lavoro – rivela Eva Longoria – e aspettavo con terrore il giorno in cui dovevo lavorare con questa persona, perché erano una vera e propria tortura. Almeno fino a quando non è intervenuta Felicity, che ha detto al bullo di piantarla e così ha smesso. Anche se non mi ero mai lamentata e non ne avevo mai parlato con nessuno, Felicity era riuscita a capire la mia ansia e la paura che mi stravolgeva”.

Non solo, nella sua lettera Eva Longoria spiega al giudice anche come sia stata proprio la Huffman a fare in modo che la produzione adeguasse la sua retribuzione a quella delle altre “Casalinghe Disperate” (oltre alla Huffman e a Eva, nel cast c’erano pure Teri Hatcher e Marcia Cross), visto che all’epoca la Longoria era quella che guadagnava meno di tutte: “Quando ci fu il momento di trattare il contratto, Felicity suggerì di farlo insieme e anche se le altre non erano d’accordo, lei fece notare che era invece la cosa giusta, perché il successo dello show dipendeva da tutte e quattro, non da una di noi”, racconta la Longoria.

E anche in occasione della mancata nomination ai Golden Globe per la prima stagione della serie (la Longoria fu l’unica delle quattro a non riceverla), fu sempre la Huffman a consolarla: “Non ero sconvolta dalla cosa, ma la stampa ne fece un caso e questo mi turbò. Così Felicity venne nel mio camerino e mi disse ‘è solo un pezzo di metallo’, aggiungendo che avevo talento e che non mi serviva un riconoscimento per saperlo. Senza l’amicizia di Felicity so che non sarei mai stata la stessa negli ultimi dieci anni“, conclude l’attrice.

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