La piccola Aoife Flanagan-Gibb, originaria dell'Essex, nel Regno Unito, si lamentava continuamente e aveva difficoltà ad andare in bagno e dal luglio scorso i suoi dolori alla pancia si erano fatti sempre più insistenti, così i genitori avevano deciso di farla visitare
“Da mamma sentivo che c’era qualcosa di più grave, ero preoccupata, non potevo credere che fosse solo un problema di stitichezza“. Così si è sfogata ai tabloid britannici Ellish Flanagan, la mamma della bambina di tre anni morta di una rara forma di tumore a causa di un’errata diagnosi dei medici. La piccola Aoife Flanagan-Gibb, originaria dell’Essex, nel Regno Unito, si lamentava continuamente e aveva difficoltà ad andare in bagno e dal luglio scorso i suoi dolori alla pancia si erano fatti sempre più insistenti, così i genitori avevano deciso di farla visitare. Ma prima il pediatra, poi uno specialista del Southend Hospital, l’hanno “rimandata a casa per 11 volte liquidando la questione come costipazione infantile”, come ha denunciato la madre. Secondo i medici infatti, i dolori alla pancia lamentati da Aoide erano dovuti a una stitichezza causata da una dieta sbagliata e dal fatto che la bambina si muoveva poco.
Invece la bambina di tre anni era malata di cancro. “Non è vero che seguiva una dieta squilibrata e si muoveva come tutti i bambini. Andava spesso anche a cavallo“, ha raccontato ancora la madre, spiegando che vedendo la figlia stare sempre peggio, alla fine ha deciso di rivolgersi a una struttura pediatrica di Londra, la Great Ormond Street Hospital di Bloomsbury. Lì è arrivata la giusta diagnosi: un cancro alle cellule germinali allo stomaco, un tipo di tumore che può essere agevolmente contrastato con la chemioterapia, se diagnosticato in tempo.”Mi dissero che aveva pochi giorni di vita e così è stato“. Nonostante tutte le cure, Aoife è morta in ospedale il 7 luglio scorso, tra le braccia della mamma, a causa di un attacco cardiaco.
Ora, a due mesi dalla dalla scomparsa della piccola, la madre ha deciso di fondare Aoife’s Bubbles (dal nome del pony tanto amato dalla piccola), un ente di beneficenza che ha l’obiettivo di informare e sensibilizzare le persone sui sintomi di questa malattia rara e dell’importanza di una corretta diagnosi che può salvare la vita.