La bordata antiFerragni è sbucata in un post di Facebook del cinema Ideal Cityplex di Torino. E sono partiti i complimenti, ma anche parecchie proteste. Un po’ come per quei cartelli anti-cani - “Noi stiamo fuori” - dall’Ideal di Corso Beccaria la provocazione in pubblico deve essere stata d’obbligo
“Giusto perché il nostro pubblico lo sappia all’Ideal NON sarà in calendario Chiara Ferragni: Unposted. #Sapevatelo”. La bordata antiFerragni è sbucata in un post di Facebook del cinema Ideal Cityplex di Torino. E sono partiti i complimenti, ma anche parecchie proteste. Un po’ come per quei cartelli anti-cani – “Noi stiamo fuori” – dall’Ideal di Corso Beccaria la provocazione in pubblico deve essere stata d’obbligo. Il documentario diretto da Elisa Amoruso, presentato all’ultimo Festival di Venezia nella sezione Sconfini, uscirà in sala, in accordo con il distributore del film 01, che è poi la Rai, solo il 17-18-19 settembre. Giocoforza che i posti, per chi vorrà vederlo, saranno limitati e quindi le prenotazioni telefoniche sono necessarie. Probabile che non vedendo il titolo in cartellone molti spettatori si siano allarmati chiedendo informazioni. Ed ecco così la risposta su Facebook: il poster del “film” con la regina delle influencer di spalle a sedere su una spiaggia e una bella X rossa a cancellare il possibile “evento”. “Siete i migliori”, “Grazie di esistere”, “Vi dovrebbero dare l’Oscar”, hanno commentato in tanti con entusiasmo.
“Boicottate il lavoro di tanti lavoratori del cinema”, hanno scritto altri. “Se lo ritenete diseducativo non programmate nemmeno i cinepanettoni”, hanno scritto altri ancora. Già perché l’Ideal non è proprio quello che si dice un salottino dei titoli d’essai. Nel primo cinema completamente digitalizzato della città di Torino non si va per vedere cinema muto con sottotitoli in polacco, ma solitamente grossi titoli commerciali. Come in questi giorni dove l’Ideal ha in cartellone il maggior successo mondiale del momento, Il re leone, e altri due big come IT2 e Attacco al potere 3. Curioso, infine, che dopo 24 ore e centinaia di like e commenti, il post provocatorio sia scomparso dalla loro bacheca.